La ricetta del coniglio è decisamente vecchia: La Cucina Italiana, novembre 1973. Ma è talmente buono - almeno per noi - che continuo a farlo ogni tanto.
Lo gnocco boemo l'abbiamo mangiato vicino a Praga. Non ha certo l'aspetto dei nostri gnocchi, ma loro lo chiamano così. Accompagna molto bene della carne che abbia un bel sughetto. E oggi ho pensato di togliermi la voglia di riassaggiare tutti e due .
Gnocco boemo
Ingredienti:
125 ml di latte tiepido ( non sostituirlo con acqua! )
15 g di lievito di birra
un pizzico di zucchero
500 g farina
1 uovo
sale
Procedimento
Sciogliere il lievito nel latte
con lo zucchero, aggiungere la farina e mescolare bene.
Aggiungere quindi l'uovo e il
sale ed amalgamare bene il tutto. Il latte può bastare, ma se la farina è molto
asciutta si può usarne di più; l'impasto non deve essere molto morbido. Si fa lievitare per
circa un'ora e si formano uno o più gnocchi: questo dipende dalla pentola che
avete a disposizione. Infatti lo gnocco consiste in un rotolo d'impasto di
circa 5-6 cm
di diametro e lungo - come ho detto - quanto la vostra pentola.
Dopo averlo formato, lo si lascia
lievitare nuovamente, coperto da un canovaccio.
Quindi lo si cuoce mettendolo in
acqua bollente salata, per 15 minuti coperto, poi ancora alcuni minuti scoperto. Per capirci: io
l'ho lessato nella pescera. Lo si fa sgocciolare per bene, poi, appoggiato su
un piatto, la sua superficie si asciuga velocemente. Per servirlo lo si taglia a
fette.
Coniglio alla Aldo
Rosolarlo, possibilmente in una casseruola di terracotta, con olio evo, rosmarino, sale e pepe.
Intanto passare al tritatutto una cipolla, 2 spicchi d'aglio, abbondante prezzemolo e due acciughe; diluire il tutto con mezzo bicchiere ( 125 ml ) di buon aceto e versarlo sul coniglio ormai dorato. Finire di cuocere in forno per circa un'ora, mescolando ogni tanto.
Se poi avete aceto casereccio di refosco istriano - come mi è capitato un paio di volte - otterrete il massimo!
Nessun commento:
Posta un commento
Per piacere evitate i commenti anonimi