giovedì 29 aprile 2021

AMATRICIANA

 

 
Guardando tra i miei numerosi libri, ho ritrovato uno di Aldo Fabrizi dal titolo: "La Pastasciutta, ricette e considerazioni in versi". Siccome era tanto che non preparavo un'amatriciana, sono andata a leggere la sua versione.




 Naturalmente mi son preparata una gustosissima amatriciana, ma non ho seguito le sue indicazioni: son rimasta sul classico.

     Ingredienti
 
olio evo
cipolla
guanciale a pezzetti
pomodoro ( ho usato i miei pelati )
sale e peperoncino
pecorino romano grattugiato

Rosolare la cipolla e il guanciale nell'olio; quando la cipolla si colora un po' aggiungere il pomodoro, sale e peperoncino. Cuocere brevemente, insaporire la pasta nel sugo e scodellare.
Come pasta andrebbero i bucatini, ma non li avevo e ho messo spaghetti alla chitarra. Comunque si può usare qualsiasi formato di pasta, purché non piccolo.
 
 

 

venerdì 23 aprile 2021

POLPETTE CON GERMOGLI

 

 
Queste polpette sono nate per caso. 
Sono entrata per la prima volta in un nuovo mercato. Curiosando qua e là, come si fa nei posti non ancora noti, ho visto tutto un banco di germogli diversi e mi sono ricordata di un magnifico piatto, mangiato in Romagna, a base di porcini, una verdura che non ricordo e germogli dal colore rosso intenso. Piatto bellissimo e molto buono. 
Naturalmente mi ero subito comperata tutto il necessario per produrre i germogli, diversi semi e un libro di ricette con germogli.
Dopo aver provato con insuccesso a produrli, ho rinunciato, messo tutto in disparte e dimenticato la faccenda.
Ma ritrovarsi con le piccolissime piantine già pronte sotto il naso... è un altro discorso! E così ho preso due vaschette di rafano, ( radice piccante molto usata dalle nostre parti ): uno bianco e uno rosso di cui non conoscevo l'esistenza.
A casa ho subito ripescato il libro di ricette per scoprire che col rafano ce n'era una sola, e per niente accattivante per il mio gusto. Così... pensa che ti pensa, sono uscite queste polpette con quello che avevo in casa: coppa di maiale, che ho macinato.
Dal momento che sono andata ad occhio, metto solo gli ingredienti senza dosi. Per delle semplici polpette non credo che sia un problema.

     Ingredienti

carne cruda di maiale, macinata
aglio
sale 
pepe
pangrattato qb
uovo
vino bianco secco qb per aggiustare la consistenza
germogli di rafano ( conosciuto qui da noi come cren )

     Procedimento

Impastare gli ingredienti e formare le polpette mettendo al centro i germogli. Io non l'ho fatto, penso che sia meglio tritare le foglioline per inserirle con più facilità: un cucchiaino circa.
Rotolare le polpette nel pangrattato e friggerle in olio profondo.
Servirle calde contornate da altri germogli.

 
 
 
Se piace il rafano, sono ottime.
 
 

 
Con gli stessi germogli ho fatto anche dei rotolini di prosciutto cotto. A Trieste un piatto tipico è il prosciutto cotto con la radice del cren ( rafano ) grattugiata di su. In questo caso si sente molto il piccante del cren. I germogli, invece, hanno un sapore molto delicato.
 
 


 
 


 

martedì 13 aprile 2021

PESTO DI MELANZANA E CAPRINO

 


La pasta mi piace moltissimo, ma, per mangiarla spesso, cambio il condimento.
Visto che avevo una bellissima melanzana, di quelle ovali, languente in frigo, oggi ho trovato il tempo e la voglia di usarla per i rigatoni.
Naturalmente, come sempre, ho scartabellato tra le ricette conservate e ho trovato questo pesto: perfetto perché avevo in casa tutti gli ingredienti.
Ricetta di giallo zafferano.


     Ingredienti

1 melanzana media ( la mia aveva 460 g )
80 g caprino fresco
3 cucchiai parmigiano gratt.
1 spicchio aglio
4 foglioline menta fresca
sale
peperoncino piccante
olio evo qb

     Procedimento

Pulire la melanzana e togliere il picciolo. Bucherellarla con i rebbi di una forchetta e metterla in forno a 180° finché diventa morbida.
Eliminare la buccia, prelevare la polpa e metterla ben distesa in un colapasta in modo che si raffreddi e perda del liquido. Io l'ho pure un po' strizzata a mano.
In un mixer mettere la melanzana con tutti gli altri ingredienti e frullare aggiungendo a filo l'olio fino alla consistenza di una crema.

Quando ho condito la pasta, il tutto bianco mi ha fatto malinconia; così ho rallegrato il piatto con una leggera spolverata di paprica dolce affumicata, che non sta affatto male.

La crema, eventualmente avanzata, dura due giorni in frigo.

domenica 11 aprile 2021

RAVIOLI DI ZUCCA

 



Fatti gli gnocchi con la zucca, son rimasta soddisfatta sia della preparazione che del sapore finale. Per cui, avendo ancora altre due zucche, ho pensato di utilizzarne una in modo diverso. Naturalmente sono andata a scartabellare tra i miei numerosi libri. Ne ho uno con sole ricette di ravioli; vuoi che non trovi ravioli di zucca?? E così ho deciso di fare i cappellacci ferraresi.
In questo caso però la preparazione mi ha giocato un brutto scherzo per la mia quasi nulla dimestichezza con la zucca in genere.
Si trattava di fare la sfoglia di pasta- e fin qua nessun problema-, poi farcire dei quadrati di pasta di circa sei centimetri di lato con la farcia di zucca e piegarli in diagonale ottenendo un triangolo. Per fortuna ho dimezzato la quantità di farcia data dalla ricetta; ho riempito lo stesso una bella terrina.
Bene; fatti tanti cappellacci da riempire tre teglie da forno ricoperte da cartaforno. Il tutto con poco più di mezza quantità di farcia. Arrivata in tarda serata, mi son dichiarata stanca e stufa e ho deciso che li avrei congelati il giorno dopo. Ho impilato i tre fogli di cartaforno per non avere tante teglie in circolazione, coperto tutto con un telo di lino e .. buona notte.
La mattina dopo vado tutta allegra a vedere il mio operato e trovo... tutto un pasticcio: la farcia di zucca, che pure avevo fatto scolare, aveva letteralmente annegato la pasta ed era tutto appiccicato. Irrecuperabile e inguardabile. Buttato nelle immondizie immediatamente. Con dolor di cuore per tutto il lavoro fatto e una certa rabbia per l'insuccesso.
Ma son testarda... Avevo ancora parecchia farcia e deciso: i ravioli di zucca si hanno da fare! Ma, preparata un'altra sfoglia di pasta, questa volta ho ripescato uno stampo di ravioli per non dovermi tormentare con i sei centimetri di lato. E son andata veloce deponendo i ravioli pronti su tavola di legno ben ricoperta da semola. Quando ho finito lo spazio sulla tavola ho alzato un raviolo per curiosità: di sotto si vedeva che la pasta era un po' più morbida! In men che non si dica era pronta dell'acqua bollente salata in una gran pentola, dove sono subito finiti i ravioli. E così pure tutti gli altri che ho fatto per finire la farcia. 
 
Tirando le somme di questa premessa: i ravioli sono molto buoni, ma bisogna farli e cuocerli subito a scanso di brutte sorprese.

     Ingredienti per la sfoglia

400 g farina 0
4 uova
 
In questo caso la sfoglia va tirata leggermente più grossa del solito

     Per la farcia

500 g di zucca senza buccia
1 uovo
30 g burro
25 g parmigiano grattugiato
pangrattato qb
noce moscata, sale, pepe

     Procedimento per la farcia

Tagliare a fette la zucca e metterla in forno su teglia coperta da cartaforno a 180° per circa 30 minuti. La zucca si deve ammorbidire e asciugare senza bruciare in superficie. Passarla poi attraverso un setaccio o lo spremipatate.
In una terrina mescolare il passato di zucca, l'uovo, il parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata. Amalgamare bene il composto e quindi aggiungere il pangrattato ( fine ) in quantità tale da ottenere una farcia quasi asciutta ma morbida.
 
Con queste quantità vengono circa quattro buone porzioni.

Sia i cappellacci che i ravioli vanno cotti per circa sei minuti. Si possono condire con burro fuso e parmigiano oppure burro e salvia.