sabato 15 febbraio 2025

BISCOTTI AL LIMONE BIS





Mi è venuta la voglia di fare questi biscotti perchè ho limoni "miei" sani, maturi, profumati e assolutamente bio. Infatti ho ottenuto un risultato davvero notevole per gusto e profumo.

     Ingredienti

1 uovo
100 g zucchero
100 g olio di arachide ( oppure 120 g di burro; io ho usato l'olio )
succo e buccia grattugiata di mezzo limone
300 g farina 00
 4 g lievito in polvere
zucchero a velo q.b. con cui cospergere un piatto a parte

     Procedimento
 
Mettere in planetaria l'uovo, lo zucchero, l'olio, il succo e la buccia del limone e mescolarli molto bene. Quindi aggiungere la farina già setacciata con il lievito e omogeneizzare il tutto continuando a mescolare. Ottenuto un impasto morbido, formare sul tavolo di lavoro infarinato dei rotolini da ritagliare in pezzetti di circa 15 g. Formare con questi delle palline che vanno arrotolate nello zucchero a velo messo sul piatto e poi depositate su teglia ricoperta da cartaforno. Mettere in forno a 180° statico ( o 160° ventilato ) per circa 20 minuti.


















venerdì 14 febbraio 2025

COMARE CHE BORA

 
COMARE  CHE  BORA
 
(di “Ermanzio” – S. Negri)
 
La sburta, la sbati,
El naso la impiza,
La iaza le ioze
Che in tera se schiza.
La sufia de soto,
La sufia de sora:
Ferai e camini
La manda in malora.

Comare, che bora,
Comare, che inferno,
Che vadi ‘n malora
La bora e l’inverno!
 
Co’ un colpo de bora
Un sior se scapela,
Le cotole in aria
Ghe va ala putela.
Va via la paruca
De qualche veceto,
A quel dei maroni
Se svoda el bancheto.

Comare, che bora,
Comare, che inferno,
Che vadi ‘n malora
La bora e l’inverno!
 
La porta nei oci
Sabion e scovaze,
I muri la passa,
La passa le straze.
La va dapertuto,
Ma questa xe bela:
Che ti te la trovi
Perfin in scarsela!

Comare, che bora,
Comare, che inferno,
Che vadi ‘n malora
La bora e l’inverno.

domenica 26 gennaio 2025

SERA DE ISTÂ

 

 Dal libro " Tassei  de Carso " di Sergio Pirnetti.

 

SERA  DE  ISTÂ

La sera cala dopo l'afa estiva
e un fià de ventisel
careza boschi e prai; fata più viva,
la vose dele piante
la torna alegra a ciacolar col ciel.

domenica 5 gennaio 2025

SPERANZA

 
Speranza
 
 
S'io avessi una botteguccia
fatta d'una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
 
< Speranza a buon mercato! > 
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basti per sei.

E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza farla pagare.

                                     Gianni Rodari



Mi metterò una maschera da
pagliaccio, per far credere a tutti che il sole è
di ghiaccio.
Mi metterò una maschera da
imperatore, avrò un impero per un paio d’ore:
per voler mio dovranno levarsi la
maschera, quelli che la portano ogni giorno
dell’anno…
E sarà il carnevale più divertente,
veder la faccia vera di tanta gente.
 
Gianni Rodari

 

domenica 22 dicembre 2024

TORTA ALLE MANDORLE

 
 

 
Ecco l'ennesimo dolce per le mie colazioni mattutine. Questa volta ho cercato qualcosa su un libro di pasticceria triestina per usare almeno un po' delle mandorle- già pelate- comperate da tempo.
Soddisfatta del risultato.

     Ingredienti

300 g farina 00
160 g mandorle pelate e tritate
130 g burro a t. a.
150 g zucchero
3 uova
16 g lievito in polvere ( una bustina )
1 bustina zucchero vanigliato ( io ho messo aroma di vaniglia )
 ho aggiunto alla fine una manciata di codette di cioccolato 
 
Appena sfornato




     Procedimento

Mettere i tuorli nella planetaria assieme allo zucchero e mescolarli fino ad ottenere una spuma. Incorporare il burro, la farina setacciata assieme al lievito, lo zucchero vanigliato e per ultime le mandorle tritate. Montare gli albumi a neve ben soda con un cucchiaino di succo di limone  al posto del solito sale, funziona tanto meglio! Aggiungerli all'impasto precedente con delicatezza, mescolando con una frusta per dolci. Versare il tutto in uno stampo imburrato e infarinato e infornare a 180° statico per circa 40/45 minuti. Prova stecchino.
Far raffreddare un po' il dolce prima di sformarlo. 




 
 

lunedì 9 dicembre 2024

BISCOTTO NERO DI DEMEL

 
 

 
Demel era il pasticciere di corte al tempo di Franz Joseph. Ho visitato a Vienna la pasticceria: mi piace moltissimo perché, oltre a fare cose squisite, ha conservato un ambiente caratteristico, vecchio stile. Tanto diverso da Sacher, diventato molto turistico.
Ho trovato questa ricetta di biscotti: preparati con soddisfazione perché avevo tutti gli ingredienti in casa, compresa la confettura di ribes. A questo proposito sono molto orgogliosa perché è home made.

     Ingredienti

300 g burro morbido
150 g zucchero a velo
3 uova grandi
210 g farina 00
2/3 cucchiaini di cacao
200 g confettura di ribes
100 g cioccolato amaro

     Procedimento

Mescolare brevemente in planetaria il burro, lo zucchero e un po' di farina; aggiungere le uova uno alla volta e continuare a mescolare fino ad ottenere una massa spumosa. Unire il resto della della farina mescolata con il cacao e setacciata e omogeneizzare il tutto. Inserire l'impasto in un sac à poche con bocchetta liscia di 7 mm di diametro. Formare con questa delle strisce lunghe 5 cm, un po' distanti tra loro, su teglia ricoperta da cartaforno. Forno a 160° statico, per circa 15 minuti. Far raffreddare i biscotti poi unirli a due a due con la confettura. Fondere il cioccolato e immergere in parte, obliquamente, i biscotti. Lasciar asciugare il cioccolato a lungo.

Io ho dimezzato le dosi e usato 2 uova medie. Mi sono venuti 28 biscotti finiti.

domenica 1 dicembre 2024

FIORI

 

Leggo molto volentieri libri di poesie; talvolta trovi quella che penetra nell'animo...
Mettendo ordine, ho ritrovato un libretto di poesie in dialetto triestino di Sergio Pirnetti: "Tassei de Carso". Mi piace questa che propongo.
 
         FIORI
 
 
Forsi proprio sto Carso,
cussì stagno ma crudo,
cussì forte ma nudo,
me ricorda la vita, quela vera:
un gran bloco de piera
che conossi el tormento
del iozar de la piova,
de l'infuriar del vento.
Ma basta un fià de sol che con amor
scaldi sta piera dura
e per ogni fessura
alegro spunta un fior.