domenica 14 dicembre 2014

DOLCE UNGHERESE




Magari lo sapessi fare io! Ho visto questi bellissimi, inusuali e squisiti dolci girando per la fiera natalizia: era una bancarella ungherese. Sono di antica tradizione della Transilvania.
Oltre a comperarne due e a gustarmeli, ho naturalmente attaccato bottone a chi li stava preparando e cuocendo in pubblico. Sono riuscita a sapere, dalla persona che parlava male l'italiano ( ma sapessi io così l'ungherese... ), che l'impasto è simile a quello dei Krapfen ( = bomboloni ): farina, zucchero, lievito, latte e olio. Niente burro nè uova.




Ma è stata la tecnica di cottura a colpirmi assai: mai visto niente di simile! L'impasto era già pronto e steso ad uno spessore di circa 1 cm, consistente ma bello morbido. Da questo veniva tagliata una lunga striscia che finiva arrotolata su un grosso matterello di legno, e lì rimaneva. Il matterello aveva manici di ferro. Poi il matterello con l'impasto veniva arrotolato su dello zucchero semolato e messo in forno, sospeso, ( i manici entravano in incavi laterali ) a 200° per 4-6 minuti ( mi sembrava anche meno ).




Una volta tolto dal forno e ancora bollente si può far rotolare il dolce, a scelta, su sei gusti diversi:
noci tritate
mandorle ( come uno dei miei )
pistacchi
cocco
zucchero vanigliato ( come il mio )
zucchero con cannella.




Quando si rompe un pezzetto in cima, la striscia comincia srotolarsi così: una delizia morbida e buonissima !!! E' alto circa 20 cm, diametro interno 5 cm.
Mi hanno dato pure l'indirizzo di un sito dove si può vedere e sapere qualcosa. Ma ricetta vera e propria... nix. Ne ho saputo di più io.
Dimenticavo .... il dolce si chiama  KÜRTŐSKALÁCS che tradotto pare voglia dire " camino dolce ".

      www.facebook.com/caminodolce

Se qualcuno vuole cimentarsi... io ci proverò, costringendo il marito a fare il falegname...

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