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mercoledì 20 maggio 2020

CIAMBELLINE GRECHE



   
 
Irene, qui, le chiama "koulourakia anevatà", ma ho semplificato il loro nome in ciambelline greche perché decisamente più comprensibile per chi non sa il greco.
La ricetta mi ha stuzzicato la curiosità con i suoi ingredienti... per cui... eccole, con soddisfazione! Sono davvero aromatiche e molto gradevoli per la colazione del mattino.

Riporto pari pari lo scritto di Irene.

     Ingredienti

450 g di farina ( ho usato la 0 )
12,5 g di lievito di birra
60 g di zucchero + 1 cucchiaino da tè
100 ml di spremuta di arancia
20 ml di tsipouro ( o grappa bianca; ho usato questa )
40 ml di olio d'oliva
2 "lacrime" di mastiha - facoltativo; ( non le ho e per dir la verità non so neppure cosa sono )
150 ml di acqua alla cannella.

     Procedimento

Acqua alla cannella: mettere 200 ml di acqua ( una parte evapora con la bollitura ) in un pentolino, aggiungere un bastoncino di cannella e 3-4 chiodi di garofano. Far bollire per 5 minuti e lasciar raffreddare senza togliere le spezie.

Pestare nel mortaio le " lacrime" di mastiha con un cucchiaino di zucchero, fino a ridurre a farina.
( A questo punto ho fatto leggere modifiche al procedimento di Irene. )
Versare nella ciotola della planetaria 150 ml dell'acqua alla cannella dopo averla filtrata, sbriciolare dentro il lievito, aggiungere due cucchiai di zucchero e due di farina- presi dal totale-, mescolare molto bene e lasciar riposare finchè si formano delle bollicine in superficie.
A questo aggiungere tutti gli ingredienti liquidi, lo zucchero ( ci andrebbe pure la mastiha ) e la farina. Amalgamare il tutto molto bene, lavorando per una decina di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, elastico e lucido. Formare una palla e farla lievitare al raddoppio.
Dividere l'impasto in tanti pezzi uguali ( mi sono venuti 13 pezzi da 60 g ).
Con ogni pezzo formare un rotolino di circa 22 cm e chiuderlo a ciambella. Sistemarli tutti su teglia coperta da carta forno, distanziati, e farli lievitare ancora una trentina di minuti.
Forno a 180° per circa 30- 35 minuti. Prova stecchino.



 
Nella foto seguente si vede molto bene una mia prova con lo stecchino, per verificare la cottura...










venerdì 3 aprile 2020

TORTA -- CROSTATA




Mi sono un po' sbizzarrita: stanca di fare le solite crostate, ho voluto provare qualcosa di diverso, visto che avevo tutto il tempo per "giocare" a fare la pasticciera.
Così ho tirato fuori dal dimenticatoio: uno stampo poco usato, un matterello che lascia un'impronta floreale, mai usato, della gelatina home made di colori ( e frutta ) diversi. Ho mescolato il tutto con un po' di fantasia e una crema trovata sul web ( se ho ben capito, di "uccia3000" ), e ne è uscita questa che, più di una crostata, sembra una torta. Ah... ci vuole anche un po' di pazienza!
Il tutto senza l'ombra di un uovo, come necessita il marito. Naturalmente potete usare la frolla che preferite.
Per di più è davvero buona: piena approvazione dell'interessato. Soddisfatta!

     Ingredienti per la frolla ( da La vetrina del Nanni, già usata qui )

85 g burro
85 g zucchero
scorza gratt. di 1/2 limone
60 g latte fresco intero
200 g farina 00 debole ( io uso la griffig austriaca )
50 g fecola
2 g lievito in polvere
pizzico sale

Per essere sicura di avere frolla anche per la copertura ho usato una volta e mezza queste quantità. Il diametro- se così vogliamo chiamarlo- di questo stampo, da lato a lato, è di 20 cm. Il bordo è alto 4 cm.

      Ingredienti per la crema

350 ml di succo d'arancia
120 g di zucchero
35 g maizena
50 ml acqua a t.a.

Per decorare, due gelatine di colore diverso, q.b.

     Procedimento

Preparare la frolla in anticipo, meglio di tutto il giorno prima, e metterla in frigo.
Mescolare il burro con lo zucchero, il sale e la scorza di limone; aggiungere poco latte dal totale, tanto da sciogliere meglio lo zucchero; poi la farina già setacciata assieme alla fecola e al lievito, il resto del latte e lavorare brevemente per ottenere un impasto uniforme e compatto. Se troppo asciutto aggiungere 1-2 cucchiai di latte ( non ho avuto bisogno ).
Avvolgere nella pellicola e mettere a riposare in frigo a 4°.
Per la crema: mescolare in un pentolino lo zucchero, la maizena e l'acqua, poi aggiungere il succo d'arancia e portare su fiamma bassa, sempre mescolando, finché la crema si addensa; bastano pochi minuti. Farla raffreddare, così si rassoda.
Dopo il riposo, rilavorare l'impasto manualmente per renderlo malleabile e dividerlo in tre parti: due serviranno per foderare lo stampo e una per la copertura.
Stendere col matterello a rilievi la terza parte, poggiandola su cartaforno e incidere la sfoglia con lo stampo: è la parte che coprirà la crostata. Metterla, sempre su cartaforno, per un po' in freezer, in modo che sia facile coprire la crostata senza romperla o rovinarla.
Stendere il resto dell'impasto col solito matterello e foderare lo stampo, completando bene anche i lati e curando che la frolla, all'orlo, sia perfettamente orizzontale: si appoggerà di su la copertura e dovrà essere orizzontale!
Una volta foderato lo stampo, cospargere con Mycryo ( burro di cacao ) la base, come ho fatto io, ( o spennellare con albume ) e quindi riempire  fino all'orlo con la crema; appoggiare di su la sfoglia tolta dal freezer, che dev'essere di stretta misura, e mettere in forno a 180°/190° per circa 40/45 minuti.  




Una volta raffreddata, ho decorato i fiorellini incisi sulla copertura con due gelatine diverse, una di uva e una di melagrana, che trovate qui. Ma non sono contenta: ho riscaldato le gelatine per renderle fluide e non sono rimaste solo nell'incavo dei fiorellini ma hanno macchiato un po' in giro. Pazienza!




Mi è avanzata un po' di frolla e l'ho usata per questa tartelletta: sulla base di frolla ho messo un po' di confettura ( avevo aperto un vasetto di confettura di  miei fichi ), poi fettine sottilissime di mela e forno a 180° per 20 minuti.



venerdì 4 ottobre 2019

CONFETTURE DI SUSINE AL RUM E ALLO SLIVOVIZ




Questi sono due modi di fare delle confetture aromatiche di susine da utilizzare nei dolci, ma anche assolutamente godibili sul pane o su fette biscottate.
Lo Slívoviz è la grappa di susine, detto anche Slígoviz.

Le ricette sono, come tante altre mie, del sito " Essen und Trinken ". Qui, questo tipo di confettura viene chiamato "Zwetschgenröster".


CONFETTURA  DI  SUSINE  AL  RUM






     Ingredienti

1,2 kg di susine
1 bacca di vaniglia
cannella in polvere
succo di un'arancia
250 g di zucchero
2 cucchiai di rum bruno

     Procedimento

Dividere in due la bacca di vaniglia e recuperare i semi. Snocciolare e spezzettare grossolanamente le susine, quindi metterle in una pentola assieme ai semi e alla bacca di vaniglia, alla cannella, al succo d'arancia e allo zucchero; mescolare e far marinare il tutto per 15 minuti. Cuocere poi a fuoco basso per 40 minuti, sempre mescolando. Togliere dal fuoco, levare la bacca di vaniglia, aggiungere il rum, mescolare accuratamente e riempire subito i vasetti come si procede per le solite confetture.



CONFETTURA  DI  SUSINE  ALLO  SLIVOVIZ




 


     Ingredienti

300 g susine
75 g zucchero
chiodi di garofano in polvere
cannella in polvere
2 cucchiai Slivoviz

     Procedimento

Snocciolare le susine e tagliarle a metà; bollirle a fuoco basso con tutti gli ingredienti- tranne lo Slivoviz- per 30 minuti, mescolando. Togliere dal fuoco, aggiungere lo Slivoviz, mescolare e subito invasare come si procede con le altre confetture.

La prima foto che compare mostra la consistenza di questa confettura.

lunedì 11 marzo 2019

TORTA GRECA -- STAFIDOPITA




Curiosando in giro per trovare un nuovo dolcetto, mi sono imbattuta in questa ricetta greca- la fonte è sempre assolutamente valida e sicura- trovata qui.
In pratica, ogni sette-dieci giorni sono alla ricerca di qualcosa di nuovo per la colazione, e mi piace cambiare.
Perciò... ecco la stafidopita, o torta all'uvetta, decisamente ottima.

     Ingredienti

40 g di uvetta
40 g di noci già sgusciate
230 g farina 00 + 1 cucchiaino
90 ml olio evo
60 g zucchero semolato
60 ml succo di arancia
1/2 cucchiaino buccia d'arancia bio grattugiata 
60 ml vino bianco
20 ml grappa bianca
1 cucchiaino raso di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico abbondante di chiodi di garofano in polvere

     Procedimento

Ammollare l'uvetta per almeno mezz'ora, poi scolarla e asciugarla. Tritarla grossolanamente a coltello e altrettanto fare con le noci. Mescolare i due ingredienti tra loro e con un cucchiaino di farina. Questa aiuta a separare i pezzetti e a distribuirli uniformemente nell'impasto.
Setacciare la farina assieme al lievito.
In una ciotola capiente versare l'olio e lo zucchero e miscelarli bene con una frusta; aggiungere il vino e la grappa. A parte, in un pentolino alto, sciogliere il bicarbonato nel succo d'arancia: attenzione perché forma molta schiuma! Versarli poi nella miscela precedente, unire ancora la cannella e i chiodi di garofano, poi le noci con l'uvetta e, mescolando accuratamente, aggiungere la farina in 2-3 volte. Amalgamare con cura tutti gli ingredienti e versarli in una teglia oliata. Per queste quantità va bene una misura di 25 x 18 cm. Io non l'avevo e ho usato uno stampo di 20,5 x 20,5 cm. Livellare l'impasto, cosa non facile perché è molto appiccicoso, e mettere in forno statico a 180°, sul ripiano di mezzo, per 40/50 minuti. Prova stecchino. Nel caso diventi scuro troppo presto, coprire con un foglio di alluminio.
A dolce freddo, cospargere con zucchero a velo.




domenica 27 gennaio 2019

RISOTTO ALL'ARANCIA




E' un risotto di stagione, molto aromatico: mi è sembrato degno di un pranzo domenicale. 
Si dovrebbero usare arance rosse, ma queste sono il massimo del rosso che sono riuscita a trovare... In tutti i casi è venuto buono lo stesso. La ricetta è di una bravissima cuoca di Langhirano, casalinga, ma famosa per la sua bravura in una zona dove la cucina in genere è da stelle.

Gli ingredienti sono un po' qb perché, a lei, dare il dosaggio sembrava quasi vergognoso.
Perciò:

     Per il sugo

Rosolare la cipolla in burro e olio, aggiungere pelati e molti funghi. 
Io ho usato un po' della mia passata e porcini che avevo ancora in freezer dall'autunno. I funghi champignon vanno bene lo stesso.

     Per il risotto

Rosolare la cipolla nel burro, aggiungere il riso ( Carnaroli ) e rosolarlo, spegnere con vino bianco secco e farlo evaporare. Continuare aggiungendo il succo d'arancia ( possibilmente rossa ) filtrato. Mantecare con burro e formaggio grattugiato. 
Servirlo sul piatto, aggiungere il sugo e guarnire con fette d'arancia.

Avevo arance piccolette e per due persone ne ho usate tre; il succo dell'ultima diluito con poca acqua.

mercoledì 29 agosto 2018

DUE SIMIL-CONFETTURE CON RUM E SLIVOVIZ ( ZWETSCHGENRÖSTER )





Avevo da tempo letto queste ricette sul mio solito sito preferito di riferimento: Essen und Trinken, e mi ero ripromessa di provarle. Quest'anno, oltre alle mie, ho ricevuto in regalo tante susine della qualità adatta: ecco il momento giusto!
Il termine in tedesco non è traducibile, perciò mi sono arrangiata per far capire di cosa si tratta. Importante è la qualità della frutta; si possono usare anche le prugne, ma il sapore cambia decisamente, come del resto per altre confetture come il Powidl.
La ricetta appartiene alla cucina austriaco-boema; queste " simil-confetture " si usano per accompagnare il dessert, come ad esempio il Kaiserschmarren.
Le susine sono così: piccolette ed oblunghe, con un osso sottile e molto appuntito.





ZWETSCHGENRÖSTER  CON  RUM





     Ingredienti

1,2 kg susine
succo di 1 arancia
250 g zucchero
1 bacca di vaniglia
1 stecca di cannella ( ho messo un cucchiaino ben pieno )
2 cucchiai di rum

     Preparazione

Denocciolare la frutta e tagliarla grossolanamente a pezzi. Metterla in una teglia ed aggiungere la cannella, il succo d'arancia e lo zucchero; tagliare a metà per il lungo la bacca di vaniglia, estrarre i semini ed unire bacca e semi al resto. Mescolare bene e far riposare il tutto per 15 minuti. Quindi portare ad ebollizione su fuoco moderato, e, sempre mescolando, continuare per 40 minuti. Togliere dal fuoco, eliminare la bacca di vaniglia e la stecca di cannella, aggiungere il rum, mescolare accuratamente ed invasare bollente nei vasetti sterilizzati come si fa con la marmellata.





ZWETSCHGENRÖSTER  CON  SLIVOVIZ





     Ingredienti

1,2 kg susine
300 g zucchero
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino abbondante di cannella
8 cucchiai di Slivoviz ( a Trieste chiamiamo così la grappa ricavata dalle susine )

     Preparazione

Denocciolare e dimezzare la frutta, unire lo zucchero e le spezie e portare ad ebollizione su fuoco moderato per circa 30 minuti, sempre mescolando. Comunque deve addensarsi. Togliere dal fuoco, aggiungere lo Slivoviz, mescolare per bene ed invasare come sopra.

L'aspetto sul piattino è simile al precedente.



lunedì 12 febbraio 2018

BRIOCHE ALL'ARANCIA E MIELE




Avete presente una nuvola al sapore di arancia? Ecco, questo pan brioche è proprio così.
Mi aveva colpito la quantità di succo d'arancia presente nella ricetta ed ho voluto provarlo, visto che adesso è il periodo perfetto per gli agrumi.

L'ho trovato qui e ringrazio Lorena. Già lavorare l'impasto dopo la prima lievitazione è piacevolissimo, ha una morbidezza del tutto particolare.

Ho seguito la ricetta consigliata per usare il lievito di birra con qualche lieve modifica: farina 0 al posto della 00, 9 g di sale al posto di 8 g, 45 g di arancia candita al posto di 40 g, 17 g di lievito al posto  di 12 g. Ci sono pure le indicazioni per chi vorrebbe usare il lievito madre. 


     Ingredienti 

850 g di farina: 425 g di farina 0, 425 g di manitoba
17 g lievito di birra
80 g miele
2 uova m
450 g succo d'arancia filtrato
140 g burro morbido a pezzetti
9 g sale
45 g arancia candita, tagliata a piccolissimi pezzettini
1 uovo e poco latte per spennellare
granella di zucchero per cospargere- non l'ho usata




     Procedimento

Setacciare la farina nella ciotola dell'impastatrice, unire il lievito di birra sbriciolato, il miele, le uova e cominciare ad impastare aggiungendo un po' alla volta il succo d'arancia. Far incordare e poi inglobare il burro poco alla volta; infine aggiungere il sale e l'arancia candita.
Dividere l'impasto in due parti uguali e metterle a lievitare- fin quasi a triplicare il volume- in due contenitori leggermente oliati e coperti. Non avendo due stampi delle stesse dimensioni, mi son regolata " a naso " con le due quantità.
A lievitazione completata, lavorare ogni parte brevemente e dividerla in tre: formare dei rotolini abbastanza lunghi e quindi una treccia.
Trasferire le trecce in due stampi da plumcake rivestiti di cartaforno ( oppure oliati e infarinati ), ricoprirli con pellicola e far lievitare nuovamente fino al raddoppio.
Spennellare con la miscela di uovo e latte e infornare a 180°( statico ) sulla seconda posizione del forno, a partire dal basso, per circa 30 minuti. Prova stecchino. Tende a colorirsi velocemente; nel caso, coprire  la superficie con cartaforno.
Sfornare, lasciar raffreddare e poi togliere dallo stampo.  Si presta ad essere congelato.




lunedì 2 gennaio 2017

BAVARESE AL LIMONE






Dopo un pranzo o una cena festivi, notoriamente poco dietetici, un dolcetto fresco sta proprio bene. Così, dopo la cena di S. Silvestro, ho presentato questa bavarese al limone che è stata molto gradita. Questa foto, però, l'ho fatta il giorno dopo con la luce diurna. Anche al primo di gennaio è piacevolissimo un dolcetto di quelli in esubero...





     Ingredienti

3 tuorli
125 g zucchero
succo e scorza tritata di 3 limoni
75 ml vino bianco secco
25 g colla di pesce
500 ml panna montata

     Procedimento

Mettere a bagno la colla di pesce in 125 ml di acqua.
Bollire il vino con il succo, la scorza di limone e 100 g di zucchero. Togliere dal fuoco e aggiungere, ancora a caldo, i tuorli montati con 25 g di zucchero e la colla di pesce. Far raffreddare, ma prima che si solidifichi miscelare con attenzione la panna montata. Versare il tutto in uno stampo o in stampini monoporzione e mettere in frigorifero per almeno tre ore. 
Per poter sformare perfettamente, io ho messo in freezer gli stampini per una ventina di minuti, ho sformato, completato il piatto e lasciato a temperatura ambiente per una decina di minuti prima di servire.
Con queste quantità mi sono venute dodici semisfere.

Ho servito la bavarese con una gelatina di menta, che preparo in primavera. Visto che non uso coloranti, la gelatina di menta non è verde, ma ha un colore... casereccio.





GELATINA  DI  MENTA

     Ingredienti

750 ml acqua
succo di 2 limoni
50 g foglie di menta
500 g zucchero
1 bustina Fruttapec 2:1

     Procedimento

Miscelare l'acqua col succo di limone e le foglie di menta, aggiungere il Fruttapec e portare a ebollizione mescolando. Sempre continuando a mescolare, versare lo zucchero e cuocere il tutto per un minuto. Riempire i vasetti sterilizzati con la gelatina, filtrandola con un passino direttamente dentro ancora bollente, poi chiudere.


Non avendo la gelatina, si può servire la bavarese anche con una

SALSA  D'ARANCIA

200 g succo d'arancia
200 g zucchero
2/3 g colla di pesce
6 ml liquore ( Grand Marnier )

Mettere a bagno la colla di pesce in 10-15 ml d'acqua. Far bollire per 2 o 3 minuti il succo con lo zucchero. Togliere dal fuoco, aggiungere la colla di pesce e mescolare bene. Filtrare, lasciar raffreddare e unire il liquore. Conservare in frigorifero.


domenica 16 ottobre 2016

CROSTATA CON ARANCIA E MELAGRANA



 
Fresca, aromatica e senza la solita crema pasticciera, proprio come piace a me!
Ci vuole un po' di tempo per farla perché si cuoce a rate, ma merita decisamente.


     Pasta frolla

270 g farina
115 g zucchero
90 g burro freddo
45 g strutto freddo
4 tuorli
buccia d'arancia 

Io mi trovo molto bene con questa ricetta di Artusi perché  non c'è nessun bisogno di mettere in frigorifero l'impasto, dopo averlo preparato e prima di infornarlo; non uso neppure fagioli secchi o similia per la cottura in bianco, perché regge benissimo, basta bucherellare con cura il fondo con i rebbi di una forchetta.
Mescolare, omogeneizzandoli, burro e grassi, aggiungere i tuorli, l'aroma e poi la farina. Lavorare il minimo possibile, senza riscaldare l'impasto con le mani. Stenderlo ad uno spessore di 5/8 mm e foderare lo stampo, dopo aver messo solo sul fondo della cartaforno. Bucherellare come già detto e infornare a 190° per 20 minuti.

     Crema al marzapane

200 g di marzapane
2 albumi
50 g zucchero
pizzico sale

Sbriciolare il marzapane e mescolarlo per 5 minuti con gli altri ingredienti in modo da ottenere una crema ben omogenea.
Distribuirla sul fondo di frolla già in parte cotto, e cuocere ancora per altri 20/25 minuti, sempre a 190°.



     Farcia

4 arance
1/2 melagrana
100 g marmellata di arancia
2 cucchiai succo d'arancia
zucchero a velo

Pelare molto bene le arance e tagliarle a fette molto sottili. Far bollire la marmellata con il succo e poi colarla attraverso un passino. ( Io ho dimenticato di farlo ). Distribuire le fette sopra il dolce tolto dal forno, versare di su la miscela marmellata-succo e rimettere in forno per circa 15 minuti.
Sfornata la crostata, cospargerla ancora calda con i chicchi di melagrana.
Si serve fredda con zucchero a velo. 




Queste quantità valgono per uno stampo da 26 cm di diametro.
Un consiglio. Affettatela con un coltello dalla lama molto affilata: bisogna tagliare nettamente le fette d'arancia!

martedì 15 marzo 2016

CAPPELLI DI NAPOLEONE E BISCOTTI VERDI




 
L'altra sera, con l'aria del tutto indifferente, il marito mi ha informato che... "non ci sono più biscotti". Pronta la mia risposta del giorno dopo: cappelli di Napoleone e biscotti al papavero e pistacchio. Responso: tutti molto buoni, con preferenza per i verdi.


 CAPPELLI  DI  NAPOLEONE





     Ingredienti per la pasta

250 g farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
65 g di zucchero in polvere
1 bustina di zucchero vanigliato
1 cucchiaio di latte
1 tuorlo
3 gocce aroma rum
buccia grattugiata di 1/2 arancia
125 g burro morbido

     Per il ripieno

100 g nocciole tritate
2 cucchiai zucchero
3 gocce aroma rum
1 albume
1 pizzico cannella
2 cucchiai di succo d'arancia
40 g uvetta
1 cucchiaio di latte

     Per spennellare

1 uovo
1 cucchiaio di latte




     Procedimento

Setacciare in una ciotola capiente la farina, già mescolata al lievito, e quindi aggiungere tutti gli altri ingredienti secondo l'ordine scritto, sempre mescolando, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lavorare ancora brevemente a mano, poi far riposare l'impasto per mezz'ora.
Per il ripieno, mescolare tutti gli ingredienti seguendo l'ordine scritto.
Stendere la pasta con il matterello ad uno spessore di 3 mm, e ritagliare con uno stampino rotondo, di 6 cm di diametro, tanti cerchi. Mettere al centro di ognuno un po' di ripieno con un cucchiaino, bagna re il contorno con la miscela di uovo e latte e ripiegare  in tre punti, verso il centro, il bordo del cerchio. Bagnare ancora la parte esterna del "cappello"- così ottenuto- e riporre il biscotto su teglia ricoperta con cartaforno. Infornare a 200° per 15 minuti circa, fino a doratura.






BISCOTTI  AL  PAPAVERO  E  PISTACCHIO





Questi sono friabilissimi, si sciolgono in bocca, e la combinazione tra semi di papavero e pistacchio è veramente notevole.

     Ingredienti

185 g farina
6 cucchiai di semi di papavero
pizzico di sale
225 g burro morbido
155 g zucchero
2 tuorli
buccia grattugiata di due arance
1,5 cucchiaini di vanillina
100 g pistacchi ( ovviamente non salati )





     Procedimento

Battere il burro a spuma, aggiungere lo zucchero continuando a battere, fino ad ottenere una crema spumosa. Aggiungere la vaniglia, i tuorli -uno alla volta- e la buccia d'arancia, quindi la farina già mescolata con i semi di papavero e il sale. Con il composto omogeneo formare una palla, coprirla e metterla in frigorifero per un'ora.
Tritare molto finemente i pistacchi e metterli su un piatto largo. Con l'aiuto di un cucchiaio, prelevare un certo quantitativo di impasto e formare, con le mani bagnate, delle palline di circa 4 cm di diametro. Farle rotolare sui pistacchi tritati e metterle in teglia nè imburrata, nè con cartaforno. Lasciarle distanziate di 5 cm, perché in forno si appiattiranno allargandosi.
Infornare a 180° per circa 20 minuti, finchè i bordi cominciano a colorarsi. Lasciar raffreddare i biscotti in teglia.




sabato 5 marzo 2016

DOLCE CON ARANCIA CANDITA




Visto che ho preparato tante bucce di arancia candite, ho deciso di usarle per provare il loro sapore in un dolce. Ed ecco qua il risultato: sono decisamente soddisfatta, rilasciano davvero un ottimo aroma.




     Ingredienti

100 g uvetta
4 cucchiai rum
100 g bucce di arancia candite
100 g + 20 g mandorle pelate, frantumate e tostate ( avevo foglie di mandorle e ho usato quelle )
250 g burro
250 g zucchero
4 uova
250 g farina
100 g mirtilli secchi
2 cucchiaini cannella in polvere
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
pizzico sale
1 cucchiaino lievito in polvere

     Procedimento

Mettere l'uvetta nel rum. Tritare i canditi. Battere a spuma per 5 minuti il burro con lo zucchero, poi aggiungere un uovo alla volta, continuando a mescolare. A questo punto unire il resto degli ingredienti: l'uvetta con il rum, 100 g di mandorle, i canditi, la farina, i mirtilli, la cannella, i chiodi di garofano, il sale e il lievito. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Ungere con olio e cospargere di pangrattato due stampi da plum cake di 1 l ciascuno. Io ho usato uno stampo quadrato di 23 cm di lato.
Riempire gli stampi e infornare a 170° per 45-50 minuti. Prova stecchino.
Sfornare, lasciar raffreddare per 10 minuti nello stampo, quindi sformare su una gratella e far raffreddare del tutto.




Siccome ero decisa a dare al dolce un netto aroma di arancia, ho preparato anche la glassa all'arancia. Però in casa avevo solo sanguinelle e il loro succo ha dato alla glassa un colore diverso da quello che desideravo: è venuto rosato...

     Ingredienti per la glassa

200 g di zucchero in polvere
4 cucchiai di succo d'arancia filtrato

     Preparazione

Intiepidire il succo e versarlo sullo zucchero. Mescolare energicamente a lungo finchè lo zucchero è sciolto e la glassa lucida e omogenea. Ricoprire il dolce.

Cospargere sulla glassa, prima che si rassodi del tutto, i 20 g rimanenti di mandorle.



domenica 24 gennaio 2016

PARFAIT AL CIOCCOLATO E ARANCIA




Nonostante le...hmm... "discussioni" con la ricetta ( di un sito tedesco: Essen und Trinken ), devo dire che questo dolce mi ha dato, alla fine, una grande soddifazione: buono e con l'estetica prevista. Ma per ottenerlo così ho dovuto metterci del mio, cosa strana perché normalmente le ricette tedesche sono perfette.

 


Un biscotto al cioccolato circonda tutto il parfait, e nella ricetta c'era pure del biscotto a metà del ripieno. Lo stampo da plum cake doveva avere 20 cm. Ma quando ho finito di fare il parfait, mi sono resa conto che la quantità era eccessiva per quella misura, per cui ho optato per 24 cm. Risultato: la superficie consigliata di biscotto era insufficiente, ed ho dovuto rinunciare ad interrompere a metà il parfait. Secondo inconveniente: la crema al burro di arachidi, che orna e completa il dolce, doveva partire dallo zucchero muscovado caramellato. Una volta pronto, aveva un colore tanto scuro che avrebbe reso invisibile i riccioli di cioccolato, e non corrispondeva affatto alla foto presentata dalla ricetta. Così ho completato con una crema, fatta ad occhio sul momento, perfetta di colore e di gusto.
Non è la prima volta che per completare un dolce mi devo arrangiare...
Va preparato il giorno prima dell'utilizzo perché deve stare una notte in freezer.


     Ingredienti per i riccioli di cioccolato

75 g di cioccolato di copertura ( 55% )

     Procedimento

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e versarlo su una cartaforno, coprirlo con una seconda e con un matterello cercare di ottenere una sfoglia sottile di circa 30 cm x 30 cm. Arrotolare il tutto più strettamente possibile e mettere in freezer.

     Ingredienti per il biscotto 

3 uova ( M )
pizzico sale
90 g zucchero
60 g farina
50 g fecola di patate o maizena
10 g cacao
30 g farina di mandorle

     Procedimento

Dividere le uova e sbattere a neve soda gli albumi con 2 cucchiai di acqua tepida e un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero e continuare a sbattere per due minuti. Mescolarvi brevemente i tuorli, setacciare di su la farina già miscelata con la fecola e il cacao, infine aggiungere la farina di mandorle. Distribuire l'impasto su una teglia coperta da cartaforno di 40 cm x 30 cm e infornare a 200° per 8-10 minuti. Rovesciare il biscotto su un panno cosparso di zucchero, spennellare la cartaforno con acqua fredda e toglierla delicatamente. Far raffreddare coperto da un altro panno.

     Ingredienti per il parfait

150 g di cioccolato di copertura ( 55% )
1 bacca di vaniglia
80 g zucchero
1 cucchiaino di buccia d'arancia grattugiata, ovviamente bio
4 cucchiai di succo d'arancia
3 tuorli ( M )
3 cucchiai rum bruno
300 ml panna da montare

     Procedimento

Fondere il cioccolato a bagnomaria. Tagliare a metà la bacca di vaniglia e ricuperare i semini; mettere bacca e semini in 50 ml di acqua con lo zucchero, la buccia grattugiata e il succo d'arancia e far bollire il tutto per 1 minuto. Togliere la bacca. Mettere questo liquido, con i tuorli, in una casseruola su un bagnomaria e sbattendo continuamente ottenere una crema che si addensa, ma non raggiungere l'ebollizione. Toglier dal fuoco, aggiungere il rum e il cioccolato e immergere la casseruola in acqua gelida continuando a sbattere finchè si raffredda. Montare la panna. Togliere dal freezer il rotolo dei riccioli di cioccolato e srotolarlo con precauzione. Aggiungere metà panna all'impasto precedente e mescolare l'altra metà con i 2/3 della quantità di riccioli aggiungendola poi con delicatezza al resto. Rimettere in freezer i rimanenti riccioli.
Ora foderare con cartaforno uno stampo da plum cake ( da 20 cm o da 24 cm, vedete un po' voi ) e rivestirne il fondo e le pareti con il biscotto tagliato su misura; riempire con il parfait - mettendo o no del biscotto a metà- e coprire la superficie col biscotto. Mettere in freezer per tutta la notte.




In quanto alla salsa che lo completa, metto direttamente quella che ho preparato io.

     Ingredienti

85 g di burro di arachidi cremoso
1 bel cucchiaio di zucchero muscovado
1 noce di burro
latte qb per avere una crema densa, ma sufficientemente fluida per coprire il dolce

     Procedimento

Mescolare tutti gli ingredienti sul fuoco finché lo zucchero si scioglie e il tutto risulta omogeneo.


20 minuti circa, prima di servire, sformare il dolce, liberarlo dalla cartaforno, versare la crema e decorarlo con i riccioli di cioccolato rimasti.



venerdì 13 novembre 2015

GUGELHUPF AL CAFFÈ




Non solo caffè, naturalmente, ma anche cioccolato, e l'abbinamento è pura goduria...
Ci sono parecchi ingredienti per la base, e poi ancora una bagna e la glassa. Si perde un po' di tempo soltanto a preparare tutto l'occorrente, ma vi garantisco che merita. Oh, se merita!!!...
Ecco quanto serve per la base:

     Ingredienti

250 ml caffè ( fatto con la moka )
3 cucchiaini caffè solubile
3 cucchiai liquore al caffè ( ho messo grappa )
250 g burro morbido
200 g zucchero
8 g zucchero vanigliato
pizzico sale
5 uova medie
350 g farina
50 g cacao in polvere
4 cucchiaini lievito in polvere
150 g nocciole tritate




     Per la bagna

8 cucchiai liquore al caffè ( ho messo anche qua grappa perché non avevo il liquore )
8 cucchiai succo d'arancia
2 cucchiai di zucchero
16 g zucchero vanigliato
2 cucchiaini caffè solubile

Una volta sformato il dolce, ancora caldo, bisogna bucherellarlo e innaffiarlo con la bagna. Eccolo qua tutto a buchini, fatti con un lungo e sottile spiedino di legno.






E infine la glassa

     Ingredienti

150 g cioccolato fondente ( l'ho usato al 56% )
20 g cacao in polvere
6 cucchiai di panna liquida
8 cucchiai di acqua
60 g zucchero
chicchi di caffè per decorare ( siccome non li gradisco, li ho messi di cioccolato )






     Procedimento

Portare a ebollizione il caffè con il caffè solubile e il liquore. Lasciare raffreddare.
Battere a lungo, per ottenere una spuma, burro , 100 g di zucchero, zucchero vanigliato e sale. Aggiungere uno alla volta i 5 gialli d'uovo, mescolando molto bene prima di unire il successivo. Quindi setacciare di su la farina già mescolata col cacao e con il lievito in polvere, intercalando con l'aggiunta della soluzione di caffè. Infine aggiungere le nocciole, mescolando brevemente.
Battere a neve molto soda gli albumi aggiungendo i restanti 100 g di zucchero; mescolarne dapprima un terzo con l'impasto precedente, quindi- con molta cautela- tutto il resto. Versare il tutto in uno stampo da 3 l ben imburrato e infarinato e infornare a 180° per circa un'ora ( prova stecchino ), lasciando lo sportello del forno leggermente socchiuso per i primi 15 minuti.

Per la bagna: 
portare a ebollizione il liquore con  il succo d'arancia, lo zucchero, lo zucchero vanigliato e il caffè solubile. Far leggermente raffreddare e bagnare il dolce ancora caldo, come ho spiegato più su. Lasciare raffreddare il tutto.

Per la glassa:
sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Portare a ebollizione l'acqua con il cacao, la panna e lo zucchero. Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato. Lasciare raffreddare e glassare il Gugelhupf quando la glassa ha 35°, aggiungendo a pioggia i chicchi di caffè.









mercoledì 22 luglio 2015

GUGELHUPF CON RIBES




Il mio arbusto di ribes tardivi me ne ha regalati parecchi, tanti da permettermi di fare questo dolce che avevo in programma da tempo. E' morbidissimo, direi " succoso ", e, dato il carattere della frutta, davvero estivo. Di poco estivo c'è che tocca accendere il forno, e, con la gran calura di questi giorni, diventa un problema anche lavorare col burro. Per portarlo a spuma con lo zucchero l'ho lavorato mettendolo dentro e fuori dal frigo. Ma è talmente buono che son felicissima di essermi sobbarcata quella fatica.




Queste quantità vanno bene per uno stampo da tre litri.

     Ingredienti

350 g di ribes rosso
100 g di mandorle tostate e tritate ( ho dimenticato di tritarle e usate intere )
75 g cioccolato bianco tritato
250 g burro morbido
40 g maizena
230 g zucchero
pizzico sale
il contenuto di una bacca di vaniglia
1 cucchiaino di buccia d'arancia gratt.
5 uova medie divise
3 cucchiai di succo d'arancia
3 cucchiai di grappa di ciliegie
230 g farina ( ho messo 0 )
2 cucchiaini lievito per dolci

 Ecco il Gugelhupf sformato e raffreddato




     Procedimento

Pulire e preparare i ribes. Tostare e tritare le mandorle. Tritare il cioccolato.
Mescolare a lungo a spuma il burro con la maizena, 50 g di zucchero preso dal totale, un pizzico di sale, la vaniglia e la buccia d'arancia. Aggiungere i gialli uno alla volta, inglobando ciascuno prima di aggiungerne un altro, poi il succo d'arancia e la grappa di ciliegie. Battere a neve soda i bianchi con lo zucchero rimanente. Mescolare con la massa precedente dapprima 1/3 della neve, poi con cura il resto. Unire quindi la farina setacciata col lievito, il ribes, le mandorle e il cioccolato.
Versare il composto nello stampo imburrato e infarinato e metterlo in forno statico a 170°-180° per circa un'ora. Prova stecchino. Lasciare lo sportello del forno leggermente aperto, inserendo il manico di un cucchiaio di legno, per i primi 15 minuti di cottura.

NOTA: in questo genere di dolci la leggerezza dell'impasto è data anche dal lievito, ma principalmente dall'aria che si riesce ad inglobare battendo a spuma gli ingredienti quando specificato.

Prima di sformarlo, fate raffreddare il Gugelhupf nello stampo per una decina di minuti.
E naturalmente, una volta freddo, va cosparso di zucchero a velo.




Si può servire con una salsetta fatta da 80 g di confettura di ribes neri mescolata con 2 cucchiai di succo d'arancia e 250 ml di panna leggermente montata. 
Devo dire che non l'ho preparata perché lo ritengo un di più non necessario, che solo appesantisce il dolce.