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venerdì 25 aprile 2025

WAFFLE

 
 
 
 
In questa casa non occorre andare nei negozi: basta fare ordine in qualche scansia e... voilà!... ecco la scatola, nuova fiammante, di una piastra per waffle. Toh, che sorpresa...
È quello che mi è capitato giorni fa, per cui mi sono sentita in dovere di utilizzarla. 

     Ingredienti

75 g burro morbido
2 uova
sale e pepe
125 g farina 00
125 ml latte
50 g formaggio gratt. ( Emmental o Appenzeller; non li avevo, ho usato Montasio )

     Procedimento

Mescolare a crema il burro e, sempre mescolando, aggiungere le uova, il sale, il pepe e il formaggio. Quindi poco alla volta unire la farina e il latte, alternandoli. Far riposare l'impasto una mezz'oretta prima di usarlo.
Ungere leggermente col burro la piastra intiepidita, prima di procedere.
Una volta ben riscaldata riempire circa a tre quarti la piastra inferiore e chiudere con la superiore. In due/tre minuti il waffle è pronto.
La mia piastra misura 11x13 cm. Con queste quantità mi sono venuti 7 waffle.

domenica 12 maggio 2024

FLAUTI DI PASTA FILLO - PATATOPITAKIA

 

 
Ho ricevuto in regalo della bellissima pasta fillo e la mia prima preoccupazione è stata quella di cercare una ricetta adatta. Naturalmente sono andata subito a colpo sicuro sul blog grEAT, dove ho trovato qualcosa di non troppo complicato, ma soprattutto con ingredienti che avevo in casa.
Un mio commento: tocca armarsi di santa pazienza.
Riporto in toto lo scritto di grEAT . Potete vedere qui la sua ricetta.
 
     Ingredienti
 
11 fogli di pasta fillo. I miei fogli, rettangolari, avevano 33 cm sul lato più corto per cui ho potuto ricavare tre strisce di 11 cm per foglio, lunghe quanto il foglio.
olio evo per spennellare la pasta 

Per la farcia 
 
400 g circa di patate farinose
80 g di formaggio a pasta semidura
1 uovo
2 cucchiai di panna liquida
1 cipollotto
aneto tritato
sale
pepe nero macinato al momento
olio evo

     Procedimento per la farcia

Lessare le patate con la buccia, sbucciarle, ridurle a puré con lo schiacciapatate e metterle in una ciotola capiente. In una tazza sbattere l'uovo con la panna fino ad ottenere un composto omogeneo.
Grattugiare il formaggio su grattugia a fori grossi. Tagliare il cipollotto a fettine sottili. Versare qualche cucchiaio di olio evo in una padella antiaderente e farvi stufare il cipollotto a fiamma bassa, con pochissimo sale; eventualmente aggiungere poca acqua. Ritirarlo dal fuoco quando sarà ammorbidito.
A questo punto aggiungere alle patate tutti gli altri ingredienti e mescolare per omogeneizzare il tutto.

     Assemblaggio

Versare dell'olio in una tazza e tenerla da parte con un pennello. Oliare una teglia da forno.
Prendere un foglio di pasta fillo e metterlo sul tavolo col lato lungo verso l'alto. Coprire i fogli rimanenti con un panno umido per non farli seccare.
Tagliare il foglio di pasta, in senso verticale, in strisce larghe circa 10 cm. ( i miei fogli, come già scritto, erano larghi 33 cm, per cui ho ricavato tre strisce di 11 cm per foglio ). Spennellare con l'olio i bordi di ogni striscia.
Prendere un cucchiaino di farcia e sistemarlo lungo il lato corto, in basso, della striscia oliata. Arrotolare premendo leggermente per un paio di giri, poi piegare verso l'interno le due estremità del rotolino in modo da richiudere la farcia, e quindi continuare ad arrotolare fino a finire la striscia. Deporre il flauto ottenuto sulla teglia oliata e ripetere il lavoro con le altre strisce di pasta fillo, fino a finire la farcia. Spennellare con l'olio i flauti e metterli in forno a 180° per circa 25/30 minuti, fino a doratura della fillo.
Lasciarli intiepidire prima di servirli.
 



Con questa quantità di farcia ho ottenuto 33 flauti. 




venerdì 9 agosto 2019

TRE CONTORNI





Ho brutalmente copiato due contorni: le cipolle gratinate al forno da "Ricette con Gusto" e il carpaccio di zucchine al balsamico da "Ferny ai Fornelli". Poi ho aggiunto un po' di colore con le mie patate viola, semplicemente lessate e condite con olio e aceto ( di vino ).

La soddisfazione è avere patate e zucchine quasi... a metri zero!
Raccogliere le zucchine , lavarle, affettarle e metterle in piatto, il tutto nell'arco di mezz'ora, è impagabile. Ripaga delle fatiche fatte nell'orticello, fatiche di gran lunga migliori e più redditizie di quelle da... palestra!

     Carpaccio di zucchine

     Ingredienti per due 

4 zucchine 
grana qb ( ho messo pecorino ) a scaglie sottili
olio evo
2 cucchiai di aceto balsamico
sale e pepe

     Procedimento

Non ho seguito quello della ricetta, ho fatto diversamente.
Tagliare le zucchine crude a rondelle sottili ( circa 2 mm ) e sistemarle sul piatto da portata. Salarle leggermente, versare un filino d'olio su tutte, coprire ciascuna con una scaglia di formaggio, irrorarle con un filo continuo di aceto balsamico e finire con una macinatina di pepe.


Cipolle gratinate al forno

1 cipolla da circa 500 g ( ne ho usate 2 più piccole )
120 g di pangrattato
30 g di parmigiano grattugiato ( ho usato pecorino )
pizzico di sale, pepe e noce moscata qb
prezzemolo tritato
olio evo

     Procedimento ( ho cambiato qualcosa rispetto all'originale )

Per la gratinatura mescolare il pangrattato con il formaggio, il prezzemolo, sale, pepe e noce moscata.
Tagliare a fette di circa 1/2 cm la cipolla in senso orizzontale e depositare le fette su una teglia coperta da cartaforno. Salarle poco e cospargerle con circa la metà del pangrattato pronto. Irrorarle con un po' d'olio e metterle in forno a 200° ventilato ( ho messo a 220° statico) fino a doratura, circa 15 minuti. A questo punto girare le fettine con una paletta e cospargerle col resto del pangrattato, finendo con ulteriore doratura.

mercoledì 7 agosto 2019

BARCHETTE DI MELANZANE





Direi che è un goloso piatto estivo, visto che questa è la stagione delle melanzane e del pomodoro. A me, frutta e verdura piacciono nel pieno della loro fragranza naturale. E' davvero difficile che io mi ricordi di un simile piatto in pieno inverno.

Girellando su FB ho visto un filmato di Gianluca Donato che mostrava come preparare le barchette di melanzane con tanto di "mar rosso".
E' stato amore a prima vista... Eccole!

     Ingredienti per due piatti

1 bella melanzana ovale, grande
200 g spaghetti ( ho messo 160 g )
1 cipolla rossa di Tropea a dadini
provola silana a listarelle ( non l'avevo, messo caciocavallo )
salsa di pomodoro qb ( ho usato pomodori freschi e non passata )
parmigiano o pecorino grattugiati ( usato pecorino sardo )
pane grattugiato
olio evo
foglie di basilico
sale

     Procedimento

Tagliare la melanzana in due parti uguali nel senso della lunghezza. Togliere la polpa, ( e metterla da parte ) lasciando un buon centimetro di spessore tutto in giro in modo da formare un contenitore: la "barchetta". Salare leggermente l'interno e ungerlo con poco olio. Adagiare le barchette su teglia coperta da cartaforno e infornarle a 180° per 10/15 minuti. Devono risultare cotte ma non sfatte, poiché devono poter reggere il contenuto.
In una padella con dell'olio soffriggere la cipolla, aggiungere la polpa di melanzana tagliata a dadini e soffriggere pure questa, unire la salsa e alcune foglie di basilico spezzettate, salare e cuocere per circa 15 minuti. Deve risultare un sughetto con cui condire la pasta.
Mettere nelle barchette ormai cotte alcune listarelle di provola.
Cuocere al dente gli spaghetti, condirli col sughetto preparato e con un po' di pecorino e inserirli nelle barchette secondo la loro capacità. Magari pigiarli un po'. Poggiare di su ancora qualche listarella di provola, insaporire con pecorino e finire col pangrattato e foglie di basilico ( che ho dimenticato ). Un filo d'olio e mettere in forno fino a doratura. 
Contornare le barchette messe nel piatto con gli spaghetti avanzati: il.. mar rosso... 
Secondo me il "mar rosso" è necessario perché, tutto sommato, nelle barchette entra una quantità relativa di spaghetti. Poi dipende dall'appetito...


Foto rubata in fretta, in cucina, con pessima luce.




domenica 27 gennaio 2019

RISOTTO ALL'ARANCIA




E' un risotto di stagione, molto aromatico: mi è sembrato degno di un pranzo domenicale. 
Si dovrebbero usare arance rosse, ma queste sono il massimo del rosso che sono riuscita a trovare... In tutti i casi è venuto buono lo stesso. La ricetta è di una bravissima cuoca di Langhirano, casalinga, ma famosa per la sua bravura in una zona dove la cucina in genere è da stelle.

Gli ingredienti sono un po' qb perché, a lei, dare il dosaggio sembrava quasi vergognoso.
Perciò:

     Per il sugo

Rosolare la cipolla in burro e olio, aggiungere pelati e molti funghi. 
Io ho usato un po' della mia passata e porcini che avevo ancora in freezer dall'autunno. I funghi champignon vanno bene lo stesso.

     Per il risotto

Rosolare la cipolla nel burro, aggiungere il riso ( Carnaroli ) e rosolarlo, spegnere con vino bianco secco e farlo evaporare. Continuare aggiungendo il succo d'arancia ( possibilmente rossa ) filtrato. Mantecare con burro e formaggio grattugiato. 
Servirlo sul piatto, aggiungere il sugo e guarnire con fette d'arancia.

Avevo arance piccolette e per due persone ne ho usate tre; il succo dell'ultima diluito con poca acqua.

mercoledì 4 ottobre 2017

LASAGNA CON MELANZANE





Ho comperato della farina di grano tenero integrale, ma non la solita, un po' grossolana, che trovo qui e che per il pane va benissimo: una fine fine, come la farina 00. Quando l'ho adocchiata ho subito pensato alla pasta fresca fatta in casa.
Avevo due belle melanzane rotonde, bianche...
Dopo una breve ricerca tra le mie scartoffie, reparto melanzane, ho deciso per una vecchia ricetta, addirittura messa da raravis sul rimpianto forum di CI. Ma perfetta per i miei ingredienti. Da raravis ho rubato la crema di melanzane. Il resto l'ho preparato a modo mio.

     Per la sfoglia

2 uova 
150 g farina 00
50 g farina integrale di grano tenero, fine

     Crema di melanzane

2 melanzane
300 g formaggio caprino fresco
20 g parmigiano grattugiato
sale e peperoncino

Inoltre salsa di pomodoro ( home made ), aromatizzata con scalogno e basilico, sale e pepe.
Parmigiano grattugiato

     Procedimento

Infornare le melanzane intere a circa 190° e cuocerle finchè diventano molto morbide. Togliere la buccia, prelevare la polpa e farle raffreddare.
Nel frattempo preparare le sfoglie delle dimensioni della teglia da usare.
( Uso in questo caso tranquillamente la " nonna papera ", arrivando all'ottavo spessore,  su nove. )
Mettere nel mixer la polpa delle melanzane, il caprino, il parmigiano, il sale e il peperoncino e frullare il tutto fino ad ottenere una crema omogenea.
Preparare la salsa un po' lenta: servirà a cuocere la pasta. Mi rifiuto, ormai da tanto tempo, di sbollentare la sfoglia fresca. Se è sufficientemente fine e se c'è poco liquido a contatto si cucina perfettamente.
Ungere con poco olio lo stampo da forno, spalmarlo con poca salsa, coprire con la sfoglia, distribuire uno strato di crema di melanzane, di su ancora un po' di salsa e una manciata di parmigiano. Riprendere con uno strato di sfoglia, poi la crema, ecc... Finire con la crema coperta dalla salsa e parmigiano.

Ecco la teglia pronta per essere infornata




Forno a 180°/190° per circa 25/30 minuti. Sfornata e fotografata con un raggio di sole!



lunedì 8 agosto 2016

BAVARESE AL POMODORO, CANAPE' DI BARBABIETOLE, FROLLINI AL ROQUEFORT




Fatti per stuzzicare l'appetito in un pigro sabato di agosto, nell'occasione di una ricorrenza...


 BAVARESE  AL  POMODORO




     Ingredienti

300 g pomodoro: è molto importante che sia assai maturo e gustoso, ne va del sapore finale.
300 g panna fresca
15 g colla di pesce
1 limone
2 cucchiai latte
3 cucchiai olio evo
sale

     Procedimento

Mettere a bagno la colla di pesce in 75 g di acqua fredda. Pelare i pomodori, togliere i semi e frullarli con l'olio, il succo del limone e sale. Sciogliere nel latte, su fuoco dolce, la colla strizzata. Amalgamare il pomodoro con la panna leggermente montata e con la colla di pesce. Controllare la sapidità, eventualmente aggiungere sale. Versare in uno stampo unto d'olio e mettere in frigo per almeno tre ore.
Io ho usato stampini di silicone non unti, e ho messo in freezer. Un'ora prima dell'uso ho sformato le bavaresi e lasciate in frigorifero.


CANAPE'  DI  BARBABIETOLE





     Ingredienti

barbabietole rosse

     Per la crema di rafano

50 g rafano ( cren ) pulito e grattugiato
2 cucchiai di formaggio fresco ( ho usato certosino ) 
2 cucchiai di olio evo
prezzemolo tritato

     Procedimento

Tagliare le barbabietole a fette di 1 cm di spessore. Cuocerle a vapore per 3 minuti, lasciandole croccanti. ( Vanno bene anche quelle che si trovano precotte, basta tagliarle ). Ritagliarle con gli stampini preferiti e coprirle con la crema di cren, preparata mescolando semplicemente  gli ingredienti.
Il contrasto dei gusti è davvero notevole, piacevolissimo.





FROLLINI  AL  ROQUEFORT





     Ingredienti

80 g Roquefort ( ho usato il Papillon. In mancanza si può usare anche gorgonzola piccante )
110 g burro
130 g farina 00
1 cucchiaino lievito in polvere
50 g noci
30 g panna liquida
50 g parmigiano reggiano grattugiato
10 g sesamo nero  ( non l'avevo, ho usato il bianco )
sale, pepe

     Procedimento

Tritare le noci e metterle da parte. In una ciotola mescolare il Roquefort col parmigiano. Lavorare la farina con il burro, il lievito, sale e pepe fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Aggiungere la miscela di formaggi, formando un panetto, ricoprire con pellicola e mettere in frigorifero per circa mezz'ora.
Stendere l'impasto su tavolo infarinato ad uno spessore di 1 cm circa. Ritagliare i biscotti con uno stampino di 3 cm di diametro ( il mio era di 4 cm ) e porli su teglia coperta da cartaforno. Spennellare i biscotti con la panna e cospargerli di noci tritate e sesamo. Forno a 180° per circa 20 minuti. Farli raffreddare su griglia.



domenica 1 maggio 2016

MOZZARELLA... DI CASA




Era da tanto tempo che volevo avvicinarmi al formaggio casalingo. Avrei dovuto cominciare col raviggiolo, ma, rimanda oggi, rimanda domani, è finita che non ricordavo più nè ricetta nè manualità. Poi è successo che ho scoperto improvvisamente la possibilità di fare, in casa, vari tipi di formaggio. Così la curiosità e la voglia di cimentarmi sono aumentate ed eccomi qua: la mia mozzarella! 
Devo dire che sono piuttosto soddisfatta: questo è il secondo tentativo. Se il primo era venuto così-così, la seconda prova mi ha dato un bel risultato.
Mi sono persino azzardata a giocare e fare un tentativo di treccia...

Una raccomandazione: è indispensabile munirsi di guanti, quelli usati dai pasticcieri per lavorare con lo zucchero filato: non è consigliabile lavorare a mani nude con acqua a 85°!

La difficoltà - per chi abita in città - è trovare latte crudo. Con quello pastorizzato dei mercati non c'è verso di ottenere la mozzarella: la pastorizzazione industriale fa sì che la caseina subisca alterazioni tali da compromettere la filatura del formaggio.
Un altro discorso riguarda la pastorizzazione del latte, comunque necessaria. Si può fare portandolo a 70° per 3/5 minuti e quindi procedere con la ricetta. Però, considerando che la temperatura di filatura è di circa 85°, si può omettere questo primo passaggio. Io l'ho omesso.




Una volta presa in considerazione la grandezza dei miei recipienti, ho lavorato con le quantità riportate di seguito, ottenendo circa 700 g di mozzarella.

     Ingredienti

5 l latte vaccino crudo
100 ml jogurt
1,8 ml di caglio liquido di vitello, 1:10000

     Procedimento

Portare il latte a 38°e aggiungere lo jogurt mescolando bene per omogeneizzare il tutto. Dopo 30-40 minuti aggiungere il caglio, diluito in pochissima acqua, e mescolare. Dopo 35-40 minuti, rompere la cagliata in verticale con un coltello lungo, in modo da ottenere dei grossi quadrati.





Dopo una sosta di 15 minuti, procedere con una seconda rottura, portando tutta la cagliata a pezzetti della grandezza di una noce. ( Ho usato una frusta per dolci. )
Ora la cagliata deve maturare: immergere la pentola in acqua a 40°, controllando che il siero rimanga alla temperatura costante di 38°-40°. Ci vogliono almeno due ore, io ho dovuto aspettarne tre e mezza. A maturazione avvenuta, il pH dovrebbe avere un valore di circa 5,1. Si può usare una cartina al tornasole o un piaccametro per fare la misura. Avendo solo delle cartine al tornasole, ma specifiche per un altro uso, mi sono basata su un altro parametro: la prova della filatura. Si prova, con un pezzetto di cagliata, se fila immergendola in acqua a 85°. Se va bene, l'attesa è finita e si può procedere.
Portare qualche litro d'acqua alla temperatura di 85°.
In questo lasso di tempo la cagliata si è raccolta sul fondo della pentola; basta riunirla e compattarla un po' meglio con le mani, quindi estrarla dal siero e depositarla su un tagliere: tagliarla prima a fette sottili, poi a cubetti e metterla in una pentola dove si farà la filatura.
E' il momento della salatura, che si può fare o salando con circa due cucchiaini di sale fino i cubetti di cui sopra, oppure salando l'acqua della filatura: 30 g di sale/l di acqua.
Coprire a filo la cagliata con l'acqua calda, gettando l'acqua sulle pareti della pentola e non direttamente sulla cagliata, attendere un po', buttare l'acqua, rifare uguale ancora una volta, e finalmente cominciare a far filare con la terza acqua, sempre calda. Questo significa lavorare la cagliata con i guanti per sopportare la temperatura. Impastare e tirare, avvolgere l'impasto su se stesso e tirare: il filo deve diventare sempre più lungo... anche 1 m !  Immergere ogni poco la cagliata nell'acqua calda perchè non deve raffreddarsi.
Questo è l'inizio...



 
Arrivati ad un impasto liscio, omogeneo e lucido, formare una palla e, stringendo l'impasto di sotto, tra pollice e indice, assottigliarlo e mozzarlo. Altra palla...stesso lavoro, fino a finire. La grandezza delle mozzarelle è a piacere. Gettare ogni mozzarella, appena formata, nell'acqua fredda. Conservarle in acqua pulita.




NOTA.  Il siero delle mozzarelle, contrariamente a quello di altri formaggi, non permette di ottenere  la ricotta.

sabato 22 agosto 2015

STUZZICHINO STAGIONALE





Semplicissimo, ma tanto gradevole e fresco per un aperitivo.
Quest'anno ho della bellissima uva nera ed ho approfittato per preparare questi spiedini, che avevo adocchiato parecchio tempo fa su La Cucina Italiana. Naturalmente li ho modificati per usare quanto avevo già in casa a disposizione.

     Ingredienti

cubetti di formaggio
rotolini di speck cotto
chicchi d'uva nera

Come formaggio ho usato del caciocavallo non molto stagionato.

Se volete farli con l'uva bianca, la ricetta suggerisce Montasio e speck. Per l'uva nera parla di Sbrinz e di prosciutto crudo, ma penso che si possa giocare a volontà.