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mercoledì 14 settembre 2016

CROSTATE: ALLE NOCI E ALL'UVA MOSCATA






La crostata alle noci e miele è nata per copiarne una- squisita - assaggiata in vacanza. Quella all'uva solo perché ho trovato della splendida uva moscata, di cui sono golosa.


Crostata con noci e miele






     Ingredienti per la farcia ( stampo da 24 cm di diametro )

200 g noci tritate molto grossolanamente
150 g miele
1 uovo
3 cucchiai di latte

Mescolare semplicemente gli ingredienti e versare il tutto nell'involucro di pasta frolla, già cotto in bianco per circa 20 minuti a 190 ° e spennellato con albume o con Mycryo. Infornare nuovamente per altri 20-25 minuti.

     Pasta frolla

Ho usato la ricetta di Artusi, che trovate qui.





Crostata con uva moscata






La pasta frolla è la stessa, ma ho dimenticato di spennellarla... Una volta cotta in bianco, ho sistemato i chicchi d'uva; al centro ho messo delle mezze piccole prugne ( ricevute dall'Istria! ) e sopra ho versato un vasetto di gelatina di limone. Devo dire che non amo particolarmente la solita crema pasticciera, e le mie crostate di frutta sono sempre completate dalla gelatina di limone o di altra frutta, naturalmente fatta in casa. Ancora in forno per 20-25 minuti, a 190°.


24 giugno 2019

Ho rifatto la crostata con le noci perché ho ricevuto  ottime noci casalinghe; questa volta le ho tritate più finemente. Mi è sembrata una buona idea per un regalo, anche se fare la frolla con 30° e passa gradi non è affatto una buona idea, e non sono entusiasta del risultato. Ho avuto qualche difficoltà con il bordo.





venerdì 15 luglio 2016

PERE SCIROPPATE




Lavoro semplice, facile, rapidissimo, che dà un ottimo risultato. Queste sono della varietà pera coscia.
Devono essere ancora molto sode, un po' indietro con la maturazione.

     Procedimento

Lavare e asciugare la frutta. Tagliare le pere a spicchi, togliendo la parte centrale con i semi.
Questi vasetti sono i Bormioli quattro stagioni da 500 ml.
Versare sul fondo del vaso un cucchiaio colmo di zucchero; disporre gli spicchi cercando di lasciare meno spazio possibile tra i pezzi e pigiarli un po' senza rovinarli. A metà vaso aggiungere 2 cucchiai di zucchero, poi continuare a riempire con la frutta fin quasi all'orlo. Aggiungere ancora 2 cucchiai di zucchero e chiudere il vasetto. Una volta riempiti tutti i vasi, metterli in un recipiente capace coperti da acqua fredda, portare a bollore, lasciar bollire per 8 minuti e spegnere. I vasi devono rimanere a raffreddarsi nell'acqua. La frutta, che diminuisce in volume, si ricopre con il proprio succo, rimanendo croccante.




Ho usato lo stesso procedimento anche per le albicocche. Unica differenza il tempo di bollitura: 4/5 minuti sono sufficienti, altrimenti le albicocche diventano troppo tenere.




Lo stesso sistema vale per le prugne. Anche per queste bastano 4/5 minuti.

Ormai è da tanto che mi preparo così la frutta che raccolgo, per l'inverno: si può usarla poi in tanti modi.
L'ho imparato da una bravissima signora di Grottaminarda, nell'Irpinia, anni fa.


domenica 27 settembre 2015

SEMIFREDDO DI PRUGNE ALLA GRAPPA





Ho ricevuto in regalo da amici tante buonissime prugne caserecce, ed ho potuto sbizzarrirmi in varie preparazioni. Questa è la terza ed ultima. Sono molto contenta di essere riuscita a preparare anche il semifreddo: gli correvo dietro dall'altro anno perché l'avevo scoperto a stagione di prugne finita.
Ho usato pure uno stampo nuovo fiammante, forse non molto adatto visto che lo sformato non è uscito perfetto, ma sono ugualmente abbastanza soddisfatta, anche perché il risultato è molto buono.

     Ingredienti per 6 persone

350 g di prugne
90 g di zucchero
1 bicchierino di grappa ( circa 40 ml)
120 g di panna montata
2 albumi
1/4 di stecca di vaniglia

     Procedimento

Lavare le prugne, togliere il nocciolo e metterle in una casseruola; aggiungere la vaniglia, coprirle quasi con acqua e cuocerle dolcemente finchè diventano morbide. Scolare le prugne conservando l'acqua di cottura, ed eliminare la vaniglia. Metterle di nuovo in casseruola su fuoco vivace, unire la grappa, lasciar insaporire un poco e aggiungere l'acqua di cottura conservata, meno un mestolino che servirà poi. Frullare le prugne a crema abbastanza densa. Versare in un tegamino il mestolino d'acqua di cottura, aggiungere lo zucchero, e far bollire per 7-8 minuti, ottenendo uno sciroppo abbastanza denso. Montare a neve gli albumi e incorporarvi a filo lo sciroppo. Lasciar raffreddare e aggiungerlo delicatamente al frullato di prugne; unire anche la panna montata, sempre delicatamente. Versare il composto in uno stampo e farlo riposare in freezer per qualche ora.
Andrebbe servito con salsa di lamponi, ma io ho usato una mia gelatina mista di limoni e arance.



martedì 22 settembre 2015

TORTA CON PRUGNE E VINO ROSSO



Ho ricevuto in regalo molte bellissime e ottime prugne. Ho pensato perciò di diversificare gli elaborati, e questa è la seconda mandata dopo la marmellata: ci voleva una torta! Tra le varie ricette scartabellate, mi ha attirato questa per due motivi: la presenza del vino e il fatto che in casa avevo tutto l'occorrente.

     Ingredienti

1,25 kg di prugne
300 g burro morbido
200 g zucchero
1 bacca di vaniglia
pizzico sale
5 uova
400 g farina ( ho usato la 0 )
1 cucchiaio di cacao
15 g lievito in polvere
200 ml vino rosso secco
2 cucchiai rum
100 g cioccolato grattato  a coltello
100 g nocciole, molto grossolanamente tritate
zucchero a velo




     Procedimento

Dividere in due le prugne, snocciolandole, e metterle da parte.
Mescolare molto bene a crema il burro con lo zucchero, il contenuto della bacca di vaniglia e la presa di sale. Aggiungere un uovo alla volta, incorporandolo per bene prima di aggiungere il seguente. Miscelare tra loro la farina, il cacao e il lievito e setacciarli sull'impasto preparato. Aggiungere, sempre mescolando, il vino e il rum, quindi il cioccolato e le nocciole. Versare il composto in uno stampo imburrato, coprire la superficie con le mezze prugne ( la buccia va di sotto ) e mettere in forno
a 180° per circa 50 minuti, posizionando lo stampo sul gradino più basso del forno. Far intiepidire il dolce nello stampo, sformarlo e, freddo, cospargerlo di zucchero a velo prima di servirlo.
Il mio stampo è un quadrato di 23 cm di lato.
Così è il dolce appena sformato.



domenica 20 settembre 2015

CONFETTURA PARTICOLARE DI PRUGNE



 La chiamano anche mousse; in Austria è conosciuta come Powidl. Una ditta, la " d'arbo ", la produce secondo una vecchia ricetta boema, squisita. Ma io l'ho conosciuta in Istria tantissimi anni fa, nella mia... preistoria...
Ero una piccola bimbetta curiosa che girava per il paese di Piemonte d'Istria, e son capitata in una di quelle antiche cucine di campagna: quelle che rappresentavano il centro della casa, grandi, con il focolare a legna, sopraelevato nel bel mezzo dell'ambiente, sormontato da una grande cappa, nera di fuligine. Su un lato del focolare c'era un enorme pentolone sul fuoco e vicino, seduta su un alto sgabello, la nonna di famiglia tutta nera pure lei, che, lentamente e con cura, mescolava la marmellata di susine. Si faceva così, gli ingredienti erano susine e pazienza. Di zucchero non se ne parlava, troppo caro in quei paesi sperduti. Ore e ore a girare il lungo cucchiaio di legno nella marmellata che molto lentamente si addensava, acquistando un gusto leggermente caramellato e il profumo della legna che ardeva. Pare impossibile, ma cotta a quel modo era dolce. E' incredibile, ma ho la scena ben presente davanti agli occhi, come se l'avessi vista ieri.
Ad un certo punto la vecchia nonna mi ha fatto assaggiare la marmellata: paradisiaca... E' da quella volta che la adoro. Naturalmente poi, nella vita, non ho più avuto occasione di trovare niente di simile. Di fare la marmellata a quel modo non se ne parla.
Però quando ho assaggiato il Powidl della "d'arbo" ho immediatamente rivisto quella cucina e quel pentolone...
Ho la fortuna di avere un albero di susine istriane. Ho trovato anche una ricetta austriaca di Powidl, ma ho dovuto provarla con un altro tipo di prugne. Il risultato non ha "quel" sapore, ma è decisamente molto buono, diverso dalle solite confetture. Posso dire che si avvicina.
Ho fatto 8 vasetti da 390 ml.
 



     Ingredienti

3 kg di prugne già disossate e smezzate
150 g zucchero
60 ml aceto di mele
50 ml acqua
una presa di chiodi di garofano in polvere e una di cannella in polvere
40 ml di rum 

     Procedimento

Mescolare in una pentola da forno, possibilmente bassa e larga, le prugne con l'acqua, lo zucchero, l'aceto e gli aromi in polvere. Mettere in forno, nella parte più bassa, a 150° per circa 4 ore, mescolando di tanto in tanto, finché si ottiene una massa parecchio densa, di colore scuro. A questo punto versarla in una pentola, farne un finissimo purè col minipimer, aggiungere il rum e portare il tutto a ebollizione per qualche minuto, mescolando perché tende ad attaccarsi. Invasare bollente come di consueto per le confetture.





Io sono partita da 5 kg di prugne già pulite, calcolando tutto il resto in proporzione. Solo che ho dovuto aggiungere parecchio più zucchero perché mi ritrovo con un aceto di mele molto forte. E col mio forno, per ottenere la giusta consistenza, ho impiegato 5,5 ore.


Ho rifatto il Powidl ( 14 luglio '17 ) con altre susine: le susine moscatelle che il mio albero mi ha regalato in gran quantità. Son partita da 6 kg puliti nello stampo del forno, con il resto in proporzione.
Metto le foto di alcuni passaggi che precedentemente non avevo documentato.


Pronte da infornare:



Dopo 6 ore. Per questa quantità e teglia in acciaio pesante, ho usato il forno a 160°.





Ultimo passaggio: frullato, bollito e aggiunta di rum. Il Powidl è così denso che il cucchiaio di legno sta in piedi da solo.




E' davvero eccezionalmente buono.