martedì 29 settembre 2015

RISOTTO AL CETRIOLO





E' delicatissimo. Il mio risotto non è proprio all'onda perché tento di evitare il troppo grasso, ma nessuno vi impedisce di aggiungere ancora burro per mantecarlo.

Se a qualcuno, fornito di orticello, " scappa " un cetriolo, poco male: si può utilizzarlo per un ottimo risotto. Quello che si vede nella fotografia seguente mi è bastato per due persone. 






Si pela il cetriolo, lo si taglia a metà, si eliminano tutti i semi centrali, e lo si taglia ancora a cubetti.






Si rosolano i cubetti nel burro per circa 5/6 minuti, si aggiunge il riso, lo si spegne con un po' di vino bianco e poi si continua come con un normale risotto. Io l'ho insaporito con erba oliva. Si aggiusta di sale e pepe, si dovrebbe mantecare, una passata di parmigiano... Da gustare. Semplicissimo e molto gradevole.



domenica 27 settembre 2015

SEMIFREDDO DI PRUGNE ALLA GRAPPA





Ho ricevuto in regalo da amici tante buonissime prugne caserecce, ed ho potuto sbizzarrirmi in varie preparazioni. Questa è la terza ed ultima. Sono molto contenta di essere riuscita a preparare anche il semifreddo: gli correvo dietro dall'altro anno perché l'avevo scoperto a stagione di prugne finita.
Ho usato pure uno stampo nuovo fiammante, forse non molto adatto visto che lo sformato non è uscito perfetto, ma sono ugualmente abbastanza soddisfatta, anche perché il risultato è molto buono.

     Ingredienti per 6 persone

350 g di prugne
90 g di zucchero
1 bicchierino di grappa ( circa 40 ml)
120 g di panna montata
2 albumi
1/4 di stecca di vaniglia

     Procedimento

Lavare le prugne, togliere il nocciolo e metterle in una casseruola; aggiungere la vaniglia, coprirle quasi con acqua e cuocerle dolcemente finchè diventano morbide. Scolare le prugne conservando l'acqua di cottura, ed eliminare la vaniglia. Metterle di nuovo in casseruola su fuoco vivace, unire la grappa, lasciar insaporire un poco e aggiungere l'acqua di cottura conservata, meno un mestolino che servirà poi. Frullare le prugne a crema abbastanza densa. Versare in un tegamino il mestolino d'acqua di cottura, aggiungere lo zucchero, e far bollire per 7-8 minuti, ottenendo uno sciroppo abbastanza denso. Montare a neve gli albumi e incorporarvi a filo lo sciroppo. Lasciar raffreddare e aggiungerlo delicatamente al frullato di prugne; unire anche la panna montata, sempre delicatamente. Versare il composto in uno stampo e farlo riposare in freezer per qualche ora.
Andrebbe servito con salsa di lamponi, ma io ho usato una mia gelatina mista di limoni e arance.



mercoledì 23 settembre 2015

martedì 22 settembre 2015

TORTA CON PRUGNE E VINO ROSSO



Ho ricevuto in regalo molte bellissime e ottime prugne. Ho pensato perciò di diversificare gli elaborati, e questa è la seconda mandata dopo la marmellata: ci voleva una torta! Tra le varie ricette scartabellate, mi ha attirato questa per due motivi: la presenza del vino e il fatto che in casa avevo tutto l'occorrente.

     Ingredienti

1,25 kg di prugne
300 g burro morbido
200 g zucchero
1 bacca di vaniglia
pizzico sale
5 uova
400 g farina ( ho usato la 0 )
1 cucchiaio di cacao
15 g lievito in polvere
200 ml vino rosso secco
2 cucchiai rum
100 g cioccolato grattato  a coltello
100 g nocciole, molto grossolanamente tritate
zucchero a velo




     Procedimento

Dividere in due le prugne, snocciolandole, e metterle da parte.
Mescolare molto bene a crema il burro con lo zucchero, il contenuto della bacca di vaniglia e la presa di sale. Aggiungere un uovo alla volta, incorporandolo per bene prima di aggiungere il seguente. Miscelare tra loro la farina, il cacao e il lievito e setacciarli sull'impasto preparato. Aggiungere, sempre mescolando, il vino e il rum, quindi il cioccolato e le nocciole. Versare il composto in uno stampo imburrato, coprire la superficie con le mezze prugne ( la buccia va di sotto ) e mettere in forno
a 180° per circa 50 minuti, posizionando lo stampo sul gradino più basso del forno. Far intiepidire il dolce nello stampo, sformarlo e, freddo, cospargerlo di zucchero a velo prima di servirlo.
Il mio stampo è un quadrato di 23 cm di lato.
Così è il dolce appena sformato.



domenica 20 settembre 2015

CONFETTURA PARTICOLARE DI PRUGNE



 La chiamano anche mousse; in Austria è conosciuta come Powidl. Una ditta, la " d'arbo ", la produce secondo una vecchia ricetta boema, squisita. Ma io l'ho conosciuta in Istria tantissimi anni fa, nella mia... preistoria...
Ero una piccola bimbetta curiosa che girava per il paese di Piemonte d'Istria, e son capitata in una di quelle antiche cucine di campagna: quelle che rappresentavano il centro della casa, grandi, con il focolare a legna, sopraelevato nel bel mezzo dell'ambiente, sormontato da una grande cappa, nera di fuligine. Su un lato del focolare c'era un enorme pentolone sul fuoco e vicino, seduta su un alto sgabello, la nonna di famiglia tutta nera pure lei, che, lentamente e con cura, mescolava la marmellata di susine. Si faceva così, gli ingredienti erano susine e pazienza. Di zucchero non se ne parlava, troppo caro in quei paesi sperduti. Ore e ore a girare il lungo cucchiaio di legno nella marmellata che molto lentamente si addensava, acquistando un gusto leggermente caramellato e il profumo della legna che ardeva. Pare impossibile, ma cotta a quel modo era dolce. E' incredibile, ma ho la scena ben presente davanti agli occhi, come se l'avessi vista ieri.
Ad un certo punto la vecchia nonna mi ha fatto assaggiare la marmellata: paradisiaca... E' da quella volta che la adoro. Naturalmente poi, nella vita, non ho più avuto occasione di trovare niente di simile. Di fare la marmellata a quel modo non se ne parla.
Però quando ho assaggiato il Powidl della "d'arbo" ho immediatamente rivisto quella cucina e quel pentolone...
Ho la fortuna di avere un albero di susine istriane. Ho trovato anche una ricetta austriaca di Powidl, ma ho dovuto provarla con un altro tipo di prugne. Il risultato non ha "quel" sapore, ma è decisamente molto buono, diverso dalle solite confetture. Posso dire che si avvicina.
Ho fatto 8 vasetti da 390 ml.
 



     Ingredienti

3 kg di prugne già disossate e smezzate
150 g zucchero
60 ml aceto di mele
50 ml acqua
una presa di chiodi di garofano in polvere e una di cannella in polvere
40 ml di rum 

     Procedimento

Mescolare in una pentola da forno, possibilmente bassa e larga, le prugne con l'acqua, lo zucchero, l'aceto e gli aromi in polvere. Mettere in forno, nella parte più bassa, a 150° per circa 4 ore, mescolando di tanto in tanto, finché si ottiene una massa parecchio densa, di colore scuro. A questo punto versarla in una pentola, farne un finissimo purè col minipimer, aggiungere il rum e portare il tutto a ebollizione per qualche minuto, mescolando perché tende ad attaccarsi. Invasare bollente come di consueto per le confetture.





Io sono partita da 5 kg di prugne già pulite, calcolando tutto il resto in proporzione. Solo che ho dovuto aggiungere parecchio più zucchero perché mi ritrovo con un aceto di mele molto forte. E col mio forno, per ottenere la giusta consistenza, ho impiegato 5,5 ore.


Ho rifatto il Powidl ( 14 luglio '17 ) con altre susine: le susine moscatelle che il mio albero mi ha regalato in gran quantità. Son partita da 6 kg puliti nello stampo del forno, con il resto in proporzione.
Metto le foto di alcuni passaggi che precedentemente non avevo documentato.


Pronte da infornare:



Dopo 6 ore. Per questa quantità e teglia in acciaio pesante, ho usato il forno a 160°.





Ultimo passaggio: frullato, bollito e aggiunta di rum. Il Powidl è così denso che il cucchiaio di legno sta in piedi da solo.




E' davvero eccezionalmente buono.

NATURA...CONFUSA




Più confusa di così...
Siamo in settembre inoltrato. Al 19, ho visto con grande sorpresa un rametto del mio cilegio in piena fioritura. Va bene che l'alberetto è piccolo e forse non ha ancora le idee chiare sui suoi doveri, ma in teoria dovrebbe darmi le ciliegie verso la fine di maggio, non a ...Natale!!!!!!!

martedì 15 settembre 2015

TIMBALLO DI ZITI




E' un primo piatto fatto diverso tempo fa. Ma siccome è buono e pure scenografico, lo ripropongo.

Serve uno stampo a ciambella che viene foderato con melanzane e bucce di melanzane, poi riempito con gli ziti già cotti e conditi. Per le quantità... regolatevi a seconda della dimensione dello stampo.

     Ingredienti

melanzane, meglio se lunghe
ziti
scamorza
burro per lo stampo

     Per il ragù

carne macinata e prosciutto crudo in parti uguali
olio evo
aglio e cipolla
vino rosso
poca passata di pomodoro 
timo, rosmarino, basilico, noce moscata

Si rosolano carne e prosciutto con aglio e cipolla; si spegne con vino rosso, che si fa evaporare. Si aggiungono il pomodoro, gli aromi e il sale. Il sugo deve essere abbastanza ristretto.


     Procedimento

La preparazione dello stampo è un lavoretto di pazienza, ma tutto sommato merita.
Si sbucciano le melanzane con un coltello molto affilato, tentando di ricavare delle striscioline più lunghe e regolari possibile. Larghezza delle striscioline: almeno 2,5 cm perchè, naturalmente, i bordi vengono irregolari e poi si tagliano diritti con le forbici. Quindi si scottano per un attimo in acqua bollente e si mettono da parte. 
Si tagliano le melanzane già sbucciate a fette sottili ( 3-4 mm circa ), lunghe più o meno come le bucce, ma più larghe ( 3-3,5 cm ). Non occorre tagliare diritti i bordi di queste. Si fanno rosolare brevemente in padella con poco olio, dalle due parti, ma senza farle colorire.
Quando pasta e ragù sono pronti, si condiscono gli ziti e si taglia a fettine la scamorza.

     Preparazione dello stampo

Lo stampo, bene imburrato, viene foderato con le bucce messe a raggi concentrici, intervallati da uno spazio che- verso la parte esterna dello stampo- è, poco più poco meno, di 2 cm. Verso l'interno si toccano, o quasi. E' bene che, sia nella parte interna che in quella esterna dello stampo, le striscioline avanzino oltre il bordo. Sugli spazi lasciati vuoti, si appoggiano le fette di melanzana sovrapponendole un po' alle bucce, in modo da non lasciare spazi vuoti. Si riempie lo stampo foderato con gli ziti conditi, alternando gli strati con fettine di scamorza. Su tutto si ripiegano le fette e le bucce di melanzana debordanti. Se sono avanzate fette e bucce, si mettono di su.
Lo stampo va in forno a 180° per circa 20 minuti. Si lascia riposare un po' il timballo prima di sformarlo.