domenica 26 febbraio 2023

STUFATO CIPRIOTA DI CALAMARI

 

 
Mi piacciono i calamari e ne ho sempre un po' in freezer. Volevo consumarli, ma avevo voglia di qualcosa di diverso dal solito. Sono stata fortunata: ho trovato la ricetta di questo stufato e l'idea mi ha subito attirato. Trovata su "Profumi e Colori" di Nino Zoccali. Molto, molto gradevole. La rifarò ogni tanto con piacere.
 
     Ingredienti per 4 persone
 
250 ml di olio evo
1 cipolla tagliata finemente
4 spicchi d'aglio schiacciati
250 ml di vino bianco secco
1,6 kg di pomodori a pezzetti ( polpa a pezzi di miei pomodori, conservata in vasetti sterilizzati )
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 foglie di alloro
1/2 cucchiaio di origano greco ( ho quello calabrese )
500 ml di acqua
1 kg di calamari piccoli interi, puliti ( i miei non erano tanto piccoli, per cui li ho tagliati a pezzi )
8 patate novelle, tagliate a metà ( le mie non erano novelle )
2 cucchiai di prezzemolo tritato- facoltativo ( non lo avevo )
sale e pepe

     Procedimento
 
Mettere l'olio e la cipolla in una casseruola e cuocere a fuoco basso finché la cipolla diventa traslucida. Aggiungere l'aglio e cuocere per un minuto. Unire il vino bianco e cuocere per due minuti, quindi i pomodori, il concentrato, l'alloro, l'origano, l'acqua e portare a ebollizione. A questo punto aggiungere i calamari e le patate e continuare la cottura, a fuoco basso, finché i calamari sono teneri: almeno 30 minuti, dapprima col coperchio e poi senza per consumare il liquido. Aggiustare sale e pepe. Volendo, ornare col prezzemolo.   
 
Nota
Siccome ho cucinato per me sola, con le quantità sono andata ad occhio, considerando che partivo da 200 g di calamari puliti.

martedì 21 febbraio 2023

BRIOCHE A TRECCE

 
 
Ho visto questo dolce su Pinterest, a nome di Anna Andronic, con tanto di ricetta e filmato in lingua sconosciuta. Per fortuna gli ingredienti della ricetta sono tradotti in italiano.
La forma mi è piaciuta tantissimo, elaborata e inusuale, e quando una cosa mi stuzzica in questo modo... devo assolutamente provare a farla. Ed eccolo qua: 
 



Ho studiato il filmato più volte, a lungo, anche perché, a furia di vedere e rivedere, mi sono accorta che certi particolari importanti nella formazione del dolce non vengono spiegati. Tocca capirli e arrangiarsi per riprodurli.

     Ingredienti  

1 kg farina 00
2 uova
400 ml latte tiepido
50 ml olio di arachide
50 g burro morbido
12 g lievito secco
5 cucchiai di zucchero
sale
In più  ho aggiunto 25 g di pasta di agrumi- home made- per aromatizzare l'impasto ( e ho fatto bene! )
 
     Procedimento
 
Lavorare in planetaria la farina con il latte, lo zucchero, il lievito, le uova e il sale. Aggiungere poi l'olio e il burro a pochi pezzetti alla volta. Rendere il tutto ben omogeneo, formare una palla e far lievitare al raddoppio.
 
Si tratta ora di formare tre diversi pezzi per assemblare il dolce: una treccia a cinque capi, una a tre capi e due rotoli semplicemente attorcigliati. Osservando bene il dolce mostrato nel filmato, ho notato che la treccia a cinque capi li presentava più grossi dei capi degli altri elementi. Ho fatto un po' di conti ed ho deciso di dividere l'impasto in dieci palline- come necessario- di cui cinque più grosse delle altre. Precisamente: 
5 palline da 230 g ciascuna
5 palline da 125 g ciascuna
Cosa questa non spiegata ma da dedurre.

Poi ho dovuto decidere la lunghezza dei rotolini con cui fare le trecce e il resto, calcolando che l'intreccio accorcia di parecchio la lunghezza dei rotoli: anche questo particolare importante non spiegato. Da questa lunghezza dipende poi la circonferenza del dolce! Osservando il filmato ... ho deciso per circa 1 m di lunghezza.
Con santa pazienza ho trasformato le palline più grosse in cinque rotoli da 1 m. Per l'intreccio a cinque capi vi ho pubblicato più su il filmato, da copiare: troppo complicato spiegare per iscritto! 
Con la treccia finita si forma una circonferenza. Poi con tre palline più piccole si formano i rotoli per una treccia a tre capi, che vien posta sopra la prima, nel mezzo e con il punto di unione sopra il precedente. Infine con le ultime due palline si formano due rotoli attorcigliati, che vanno messi attorno alla base, con la congiunzione sotto alle altre. Avanza un po' d'impasto per nascondere le tre unioni: io ho fatto una ennesima treccina e l'ho appoggiata di su.
Pronto per il forno , dopo averlo fatto lievitare ancora. Da spennellare con uovo battuto prima di infornare.



Forno a 175° per circa 45 minuti. Prova stecchino.
 
 

 
 
Un'osservazione: secondo me, la lunga lavorazione per formare rotoli così lunghi mortifica la lievitazione già fatta dell'impasto.
 
 





A lezione da Iginio | Il Babà

domenica 12 febbraio 2023

CROSTATA BICOLORE

 

 
Ho visto su Pinterest questo tipo di crostata, molto particolare, con confetture di due colori diversi. Dato che confetture caserecce non mi mancano, sono subito andata a vedere in dispensa e ho scelto una di uva e una di albicocche: sono quelle che ho col maggior contrasto di colore.
L'insieme è un po' laborioso, bisogna avere parecchia pazienza. Ma la crostata risulta davvero molto buona.
 
      Ingredienti

230 g burro morbido
130 g zucchero a velo
buccia di 1 limone
due uova medie
3 g lievito in polvere
450 g farina 00
confettura di albicocche
confettura di uva
( naturalmente potete usare altre confetture, purché di colore diverso )

     Procedimento

Sbattere a spuma il burro con lo zucchero e la buccia di limone. Aggiungere, sempre mescolando, un uovo alla volta, quindi la farina già setacciata con il lievito. Formare un panetto omogeneo e metterlo in frigo per almeno due ore.
Intanto preparare lo stampo ( 24 cm di diametro ) foderato di cartaforno.
Lavorare l'impasto col mattarello portandolo ad uno spessore di circa 3 mm. Ricavare tanti dischi di 8 cm di diametro. Mettere al centro di ogni disco un cucchiaino colmo di confettura scura, ripiegare a metà il disco pizzicando solo le due estremità e lasciandolo aperto al centro. Appoggiare questo fagottino alla parete dello stampo e continuare posizionando i fagottini uno vicino all'altro fino a rivestire tutta la parete. Ce ne vogliono circa undici. Il secondo strato interno ha la confettura chiara e i fagottini si mettono ognuno nell'incavo di congiunzione tra due della prima fila. Continuare così alternando il colore delle confetture.
Forno a 180° per 30/35 minuti.
 
 

 
Nella foto seguente si vede bene come inserire un fagottino della seconda fila ( confettura chiara ) tra due della prima fila.

 

 

lunedì 6 febbraio 2023

PLUMCAKE PISTACCHI E CIOCCOLATO

 
 

 
Mi sono ritrovata, fortunosamente, con parecchi pistacchi; da qui la voglia di usarli per godermeli.
Ho semplicemente sostituito le nocciole di un mio dolce, già preparato, con i pistacchi ed ho aggiunto la farcia di crema di pistacchi; avevo un vasetto piccolino che languiva da tempo...

     Ingredienti

4 uova
150 g zucchero
2 cucchiai di miele
50 ml olio di semi ( arachide )
100 ml latte tiepido
200 g farina 00
100 g fecola
16 g lievito in polvere ( 1 bustina )
100 g pistacchi finemente tritati
100 g pistacchi tritati grossolanamente a mano
2 cucchiai di codette di cioccolato
 
     Farcia
 
crema di pistacchi 



     Procedimento
 
Per tritare finemente i pistacchi conviene aggiungere nel macinino un po' dello zucchero, preso dal totale. Si macina più finemente con facilità.
Setacciare assieme la farina con la fecola e il lievito.
Montare a spuma ben ferma le uova con lo zucchero e, sempre continuando a montare, aggiungere il miele e l'olio a filo, quindi, sempre a filo, il latte. Unire delicatamente all'impasto la farina e, per ultimi, i pistacchi fini. Mescolare quel tanto necessario a rendere omogeneo l'impasto, che ha la consistenza di una crema densa.
Versare l'impasto nello stampo da plumcake ( circa 25 cm x 10,5 cm ) e a questo punto aggiungere i pistacchi grossolani e le codette, mescolando solo un po' per distribuire.
In forno a 180° per circa 40/45 minuti. Prova stecchino.
Una volta raffreddato, ho tagliato a metà il dolce ed ho spalmato la crema di pistacchio sulla parte inferiore. L'ho poi ricoperta con l'altra metà.