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lunedì 5 dicembre 2022

CIAMBELLONE CON JOGURT

 
 

 
Questo dolce, per me, è un evento storico: sono abituata a pesare sempre molto accuratamente tutto, ( il che deriva dal mio lavoro dove prendevo in considerazione anche le cifre dopo il grammo ) e qui... sono andata a vasetti !!! No, no, non è da me!
Il tutto deriva dal fatto di dover usare un vasetto di jogurt a cui avevo già aggiunto 10 g di miele. Mi sono venuti in mente i ciambelloni di cui mia figlia è esperta. Ed ecco il suo suggerimento.

     Ingredienti
 
3 uova
un vasetto di jogurt bianco ( io lo avevo greco ), da vuotare e da usare per gli altri ingredienti
3 vasetti di farina 00
2 vasetti di zucchero
1 vasetto di olio ( ho messo di arachide )
aroma vaniglia
16 g ( una bustina ) di lievito in polvere
un pugnetto di gocce di cioccolato
 
Nota: siccome avevo già messo 10 g di miele nel vasetto di jogurt, ho messo un po' meno zucchero.

     Procedimento

Battere un po' le uova e mescolarle allo jogurt, poi aggiungere gli altri ingredienti - meno il lievito- e frullare il tutto. A questo punto unire il lievito mescolando molto bene e infine le gocce di cioccolato. Versare nello stampo ben imburrato e infarinato e mettere in forno a 180°/190° per 30/40 minuti. Prova stecchino.




lunedì 24 ottobre 2022

CIAMBELLONE CON ALBUMI

 
 
 
Avevo un avanzo di tre bei albumi freschi, così ho cercato un loro uso appropriato, naturalmente tra i dolci!
Ho trovato questo ciambellone su Fidelity Cucina e mi è piaciuto. Fatto, eccolo qua. Soddisfatta perché è facile, si fa rapidamente, e soprattutto è molto buono.
 
     Ingredienti
 
3 albumi
125 g zucchero
125 g jogurt bianco intero
190 g farina 00
80 ml olio di semi ( usato arachide )
60 ml latte
1 bustina di lievito vanigliato - 16 g
qualche goccia di limone
q.b. gocce di cioccolato ( ho messo due manciate ) 
zucchero a velo
 
 

 
     Procedimento

A parte sbattere a neve ben soda gli albumi con un po' di succo di limone.
Mettere in planetaria lo zucchero con lo jogurt e l'olio: mescolare fino ad ottenere una spuma; aggiungere la farina già unita al lievito e setacciata, alternandola al latte. A impasto omogeneo aggiungere le gocce di cioccolato e quindi gli albumi: prima circa un terzo della loro quantità, mescolare bene, poi il resto. Per mescolare è utile usare la frusta per dolci: funziona benissimo e non sgonfia l'impasto.
Versare il tutto in una ciambella con 24 cm di diametro, ben imburrata e infarinata. Forno a 170° per circa 40/45 minuti . Prova stecchino.
Sformare il dolce e quando è freddo cospargerlo di zucchero a velo.




sabato 21 luglio 2018

TZATZIKI




C'era un pranzo di compleanno in famiglia.
Foto rubate durante i preparativi del solo antipasto.
E' piena estate e fa caldo. Cosa c'è di meglio di un fresco tzatziki? E perché non sfruttare quello che l'orticello sta producendo in abbondanza? Così ho pensato di servirlo nei datterini e nei ciliegini- idea datami da un'amica- e ancora in pezzi di cetriolo scavati, ma non fino in fondo, in modo da creare un piccolo cilindro-contenitore. 
Un po' di pazienza, e il risultato è simpatico.

Vi ricordo la ricetta, tratta da un libro sulla cucina greca.

Tzatziki

      Ingredienti per 5/6 persone

500 g jogurt greco
4 o 5 spicchi d'aglio
1 cetriolo
4 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di aceto bianco
sale, pepe

Grattugiare il cetriolo sui fori grossi di una grattugia e scolarlo. ( Io non ho dovuto scolarlo perchè l'ho raccolto nell'orto, bello, fresco e non troppo grosso. )
Aggiungere lo jogurt e l'aglio tritato. Poi versare alternatamente olio e aceto, sbattendo con la frusta. Aggiustare il sale e il pepe.




Ho messo vicino anche i miei mini-mini Gugelhupf, un pochi con una rosetta di speck, altri con Formadi Frant, il caratteristico e squisito formaggio della Carnia.



giovedì 29 marzo 2018

SEMIFREDDO AL MASCARPONE




Ho pensato di attirare la primavera con questo dolce, ma mi pare che non ne voglia sapere di comparire definitivamente!

Un pranzo domenicale in famiglia merita sempre un dolcetto speciale. Se poi è buono, carino e allegro... contenti tutti.
L'unica cosa che mi dispiace è che non sono riuscita a sformarlo perfettamente liscio: qua e là ci sono dei piccoli buchini, ma credo che siano dovuti a piccole bolle d'aria rimaste nel riempimento dello stampo. La massa era parecchio densa.


 

     Ingredienti

500 ml jogurt
200 g mascarpone
120 g zucchero in polvere
succo e buccia grattugiata di due limoni
16 g colla di pesce
80 ml acqua
375 ml panna

     Procedimento

Montare la panna. Ammollare la gelatina nell'acqua, finchè questa è stata del tutto assorbita, e scioglierla a caldo con molta cautela. Io l'ho messa in un pentolino che ho tenuto alto sopra il gas,  acceso a fiamma molto bassa. Mescolare tra loro lo jogurt, il mascarpone, lo zucchero, il succo e la buccia di limone ed eventuale aroma di vaniglia. Aggiungere una cucchiaiata di questa miscela nel pentolino della gelatina, mescolando molto bene; versarla poi a filo nel resto della miscela, agitando velocemente il tutto per non permettere che la gelatina formi dei grumi. Raffreddare un po' la massa e alla fine aggiungere delicatamente la panna montata. Riempire uno stampo, possibilmente di silicone, e mettere in freezer. Ritirare un po' più di un'ora prima di servire, sformare e decorare a piacere. Io ho usato un frullato di fragole zuccherato al 10%.
Per dir la verità, volevo fare il dolce marmorizzato; ho messo nel mezzo un po' di frullato di fragole, ma troppo poco, tanto che si vede a malapena.




 Visto che lo stampo non era sufficientemete grande per accogliere tutta la massa, ho preparato ancora delle monoporzioni... Quindi ecco una seconda versione del dolce!




lunedì 29 gennaio 2018

GUGELHUPF CON MAIS




 
Sfogliando il mio libriccino di soli Gugelhupf, sono stata attratta da questa ricetta, descritta come "economica": con farina di mais e un solo uovo. Mi ha incuriosito ed ho voluto provarla.


Mi ha colpito il colore del dolce quando l'ho sformato; sarà stato forse anche il merito di un raggio di sole... ma sembrava d'oro.




Ho fatto solo una piccola variante: tra gli ingredienti c'è latte acido- che non avevo in casa. Dicono che si possa usare anche il latte normale, ma il dolce è migliore con quello acido. Ho pensato di aggiungere al solito latte fresco, intero, un vasetto di 125 g di jogurt bianco, facendo attenzione, però, che il latte più lo jogurt ammontassero comunque ai 600 ml totali, come da ricetta.


     Ingredienti

370 g farina di mais, fioretto
1 uovo, diviso
600 ml latte acido oppure normale, oppure con jogurt, il tutto appena tiepido
40 g burro sciolto, tiepido
140 g zucchero a velo
1/2 limone: buccia e succo
16 g lievito in polvere
zucchero a velo per cospargere il dolce

     Procedimento

Miscelare il latte con il burro, il tuorlo, il succo e la buccia del limone e lo zucchero. Sbattere a neve ben soda l'albume e aggiungerlo delicatamente; infine incorporare con cura la farina già setacciata con il lievito. Ungere e infarinare col fioretto uno stampo ( meglio se da tre litri ), versarvi la massa e infornare a 190° per un'ora circa, mantenendo per i primi 15 minuti lo sportello del forno leggermente aperto con l'aiuto di un cucchiaio di legno. Prova stecchino.
Sformarlo con attenzione e cospargerlo, ancora caldo, con lo zucchero a velo.

 

Ho avuto un po' di difficoltà a sformarlo ( infatti non è certo perfetto ): consiglio di imburrare e infarinare abbondantemente lo stampo.

domenica 1 maggio 2016

MOZZARELLA... DI CASA




Era da tanto tempo che volevo avvicinarmi al formaggio casalingo. Avrei dovuto cominciare col raviggiolo, ma, rimanda oggi, rimanda domani, è finita che non ricordavo più nè ricetta nè manualità. Poi è successo che ho scoperto improvvisamente la possibilità di fare, in casa, vari tipi di formaggio. Così la curiosità e la voglia di cimentarmi sono aumentate ed eccomi qua: la mia mozzarella! 
Devo dire che sono piuttosto soddisfatta: questo è il secondo tentativo. Se il primo era venuto così-così, la seconda prova mi ha dato un bel risultato.
Mi sono persino azzardata a giocare e fare un tentativo di treccia...

Una raccomandazione: è indispensabile munirsi di guanti, quelli usati dai pasticcieri per lavorare con lo zucchero filato: non è consigliabile lavorare a mani nude con acqua a 85°!

La difficoltà - per chi abita in città - è trovare latte crudo. Con quello pastorizzato dei mercati non c'è verso di ottenere la mozzarella: la pastorizzazione industriale fa sì che la caseina subisca alterazioni tali da compromettere la filatura del formaggio.
Un altro discorso riguarda la pastorizzazione del latte, comunque necessaria. Si può fare portandolo a 70° per 3/5 minuti e quindi procedere con la ricetta. Però, considerando che la temperatura di filatura è di circa 85°, si può omettere questo primo passaggio. Io l'ho omesso.




Una volta presa in considerazione la grandezza dei miei recipienti, ho lavorato con le quantità riportate di seguito, ottenendo circa 700 g di mozzarella.

     Ingredienti

5 l latte vaccino crudo
100 ml jogurt
1,8 ml di caglio liquido di vitello, 1:10000

     Procedimento

Portare il latte a 38°e aggiungere lo jogurt mescolando bene per omogeneizzare il tutto. Dopo 30-40 minuti aggiungere il caglio, diluito in pochissima acqua, e mescolare. Dopo 35-40 minuti, rompere la cagliata in verticale con un coltello lungo, in modo da ottenere dei grossi quadrati.





Dopo una sosta di 15 minuti, procedere con una seconda rottura, portando tutta la cagliata a pezzetti della grandezza di una noce. ( Ho usato una frusta per dolci. )
Ora la cagliata deve maturare: immergere la pentola in acqua a 40°, controllando che il siero rimanga alla temperatura costante di 38°-40°. Ci vogliono almeno due ore, io ho dovuto aspettarne tre e mezza. A maturazione avvenuta, il pH dovrebbe avere un valore di circa 5,1. Si può usare una cartina al tornasole o un piaccametro per fare la misura. Avendo solo delle cartine al tornasole, ma specifiche per un altro uso, mi sono basata su un altro parametro: la prova della filatura. Si prova, con un pezzetto di cagliata, se fila immergendola in acqua a 85°. Se va bene, l'attesa è finita e si può procedere.
Portare qualche litro d'acqua alla temperatura di 85°.
In questo lasso di tempo la cagliata si è raccolta sul fondo della pentola; basta riunirla e compattarla un po' meglio con le mani, quindi estrarla dal siero e depositarla su un tagliere: tagliarla prima a fette sottili, poi a cubetti e metterla in una pentola dove si farà la filatura.
E' il momento della salatura, che si può fare o salando con circa due cucchiaini di sale fino i cubetti di cui sopra, oppure salando l'acqua della filatura: 30 g di sale/l di acqua.
Coprire a filo la cagliata con l'acqua calda, gettando l'acqua sulle pareti della pentola e non direttamente sulla cagliata, attendere un po', buttare l'acqua, rifare uguale ancora una volta, e finalmente cominciare a far filare con la terza acqua, sempre calda. Questo significa lavorare la cagliata con i guanti per sopportare la temperatura. Impastare e tirare, avvolgere l'impasto su se stesso e tirare: il filo deve diventare sempre più lungo... anche 1 m !  Immergere ogni poco la cagliata nell'acqua calda perchè non deve raffreddarsi.
Questo è l'inizio...



 
Arrivati ad un impasto liscio, omogeneo e lucido, formare una palla e, stringendo l'impasto di sotto, tra pollice e indice, assottigliarlo e mozzarlo. Altra palla...stesso lavoro, fino a finire. La grandezza delle mozzarelle è a piacere. Gettare ogni mozzarella, appena formata, nell'acqua fredda. Conservarle in acqua pulita.




NOTA.  Il siero delle mozzarelle, contrariamente a quello di altri formaggi, non permette di ottenere  la ricotta.

lunedì 7 luglio 2014

TORTA DI CIOCCOLATO SENZA FARINA




Quando ho visto la foto e la ricetta sul libro, mi ha subito attirato. E' decisamente strana, e soprattutto difficile da gestire una volta cotta. Ma di una bontà incredibile! Però, tanto perché non pensiate che ho fatto un pasticcio e non una torta " come-si-deve ", vi mostro subito la foto del libro.




La mia non è proprio uguale...ma non si allontana molto. Almeno questa è la mia illusione. Come potete vedere, la superficie del dolce non è particolarmente bella. Ha questo aspetto perché, una volta in forno, si gonfia moltissimo per poi sgonfiarsi ed abbassarsi. Tutto descritto e previsto sul libro.

Ho seguito la ricetta pari pari, con tutte le indicazioni. Solo una cosa ho cambiato: la grandezza dello stampo. Il libro indica uno stampo di 20 cm di diametro. Ma una volta finito l'impasto, visto il volume e sapendo che si sarebbe gonfiato parecchio, non me la sono sentita di usare una forma che mi sembrava decisamente piccola. Quindi ho optato per 22,5 cm, la misura che mi ritrovo subito dopo quella piccola.



Ancora qualche noterella, vista l'esperienza. Il libro dice di foderare lo stampo con cartaforno, e di fare in modo che la carta superi il bordo di almeno 2 cm. E' indispensabile, solo hanno dimenticato di dire che, una volta raffreddato il dolce, non se ne parla di impiattarlo senza la carta. E' talmente morbido e delicato che lo si deve trasportare sul piatto con la carta. Io non lo avevo notato, ma se guardate bene la foto del libro, vedete la carta sotto la torta. Avevo tentato di toglierla... ma mi sono accorta subito che sarei andata incontro a seri guai! Per cui...l'ho tagliata tutto in giro dopo il trasporto. E rimane noiosa quando si deve tagliare la fetta e posarla sul piattino possibilmente intera.
Ecco, come avevo premesso, è un po' difficile da gestire. Ma si dimentica tutto al primo assaggio: come dice il libro, è una torta " favolosa " ( fabelhaft ! ! ! )




     Ingredienti

250 g cioccolato fondente ( ce l'ho al 56% )
135 ml latte
40 g jogurt
4 uova + 100 g zucchero
4 bianchi + 150 g zucchero
125 ml panna da montare
55 g cacao amaro

     Preparativi

- accendere il forno a 150° e foderare lo stampo.
- sciogliere il cioccolato a bagnomaria
- portare a bollore il latte + lo jogurt ( si forma una specie di ricotta)
- sbattere le uova con lo zucchero fino al raddoppio del volume
- sbattere i bianchi a neve + lo zucchero ( meringa ) e tenere in frigo fino all'uso
- montare la panna e metterla in frigo
- pesare il cacao 

     Procedimento

- versare il latte+jogurt nel cioccolato fuso e frullare
- mescolarvi bene il cacao
- dividere in 3 parti le uova battute e aggiungerne una alla volta, incorporandola bene prima di versare la seconda
- aggiungere la meringa alla panna montata, mescolando con attenzione; dividere anche questa miscela in 3 parti, e incorporarle al resto una parte per volta ( come le uova )
- riempire lo stampo con l'impasto ottenuto, e batterlo due volte sul piano di lavoro per livellare la superficie.
- mettere in forno per 75 - 90 minuti. 
Dicono di appoggiare il palmo della mano sul dolce per saggiarne la consistenza e capire se è cotto. Io ho usato un guanto da forno... son sempre150°!
Tolto dal forno, lasciare il dolce nello stampo ancora per 30 minuti.
Tagliare con lama sottile riscaldata.
In frigo, ben chiuso, dura fino a 5 giorni.