venerdì 11 ottobre 2019

BISCOTTI CON CONFETTURA DI FICHI




... Per sgranocchiare di sera con un libro in mano o davanti alla televisione... Semplici, senza pretese, ma decisamente buoni e carini, pronti a stuzzicare quella voglia di "nonsochè". Basta fare una buona frolla, la propria preferita, giocare con piccoli stampini per formare il decoro centrale, mettere tra due straterelli di frolla della buona confettura, infornare a 180° fino a doratura, e...voilà... Rimangono pure dei mini-biscottini simpatici e croccanti.

In questo caso ho usato la frolla già sperimentata qui e la confettura di fichi senza noci, preparata più volte.

venerdì 4 ottobre 2019

CONFETTURE DI SUSINE AL RUM E ALLO SLIVOVIZ




Questi sono due modi di fare delle confetture aromatiche di susine da utilizzare nei dolci, ma anche assolutamente godibili sul pane o su fette biscottate.
Lo Slívoviz è la grappa di susine, detto anche Slígoviz.

Le ricette sono, come tante altre mie, del sito " Essen und Trinken ". Qui, questo tipo di confettura viene chiamato "Zwetschgenröster".


CONFETTURA  DI  SUSINE  AL  RUM






     Ingredienti

1,2 kg di susine
1 bacca di vaniglia
cannella in polvere
succo di un'arancia
250 g di zucchero
2 cucchiai di rum bruno

     Procedimento

Dividere in due la bacca di vaniglia e recuperare i semi. Snocciolare e spezzettare grossolanamente le susine, quindi metterle in una pentola assieme ai semi e alla bacca di vaniglia, alla cannella, al succo d'arancia e allo zucchero; mescolare e far marinare il tutto per 15 minuti. Cuocere poi a fuoco basso per 40 minuti, sempre mescolando. Togliere dal fuoco, levare la bacca di vaniglia, aggiungere il rum, mescolare accuratamente e riempire subito i vasetti come si procede per le solite confetture.



CONFETTURA  DI  SUSINE  ALLO  SLIVOVIZ




 


     Ingredienti

300 g susine
75 g zucchero
chiodi di garofano in polvere
cannella in polvere
2 cucchiai Slivoviz

     Procedimento

Snocciolare le susine e tagliarle a metà; bollirle a fuoco basso con tutti gli ingredienti- tranne lo Slivoviz- per 30 minuti, mescolando. Togliere dal fuoco, aggiungere lo Slivoviz, mescolare e subito invasare come si procede con le altre confetture.

La prima foto che compare mostra la consistenza di questa confettura.

domenica 22 settembre 2019

LINGUINE CON CREMA DI PEPERONI ARROSTITI






Mi erano avanzati dei peperoni arrostiti, già pelati. Nessuna voglia di complicarmi la vita con involtini o similia... per cui --> un condimento rapido, ma saporito.

In una ciotola dal bordo alto ho messo (tutto a occhiometro ):

falde di peperoni arrostiti rossi e gialli ( penso- come quantità- due peperoni grandi ) 
il liquido che avevano rilasciato stando in frigo due giorni
1 spicchio d'aglio
1 piccolo peperoncino piccante
sale
circa 3 cucchiaiate di passata ( la mia, naturalmente )
qualche foglia di bel basilico 
olio evo qb

Frullato tutto accuratamente, ho ottenuto un bel po' di crema che ho messo a cuocere brevemente in padella per omogeneizzare meglio i sapori. 
Siccome siamo in due, oltre al condimento per oggi, salverò in freezer qualche vaschetta per i giorni in cui non si arriva a preparare niente o manca la voglia.
Soddisfatta.
 


sabato 7 settembre 2019

CROSTATA DI SUSINE CON FROLLA SENZA UOVA





In vacanza... certo; ma un buon dolcetto si può fare lo stesso, fresco e profumato: lo si assapora con maggiore soddisfazione tra una passeggiata e un momento di pace assoluta e riposo. O durante la colazione della mattina, con la mente libera da pressanti impegni.

Cosa c'è di meglio di una crostata di frutta? Susine appena raccolte, mature e aromatiche; una squisita gelatina di uva malvasia, naturalmente fatta in casa, che sostituisce la solita- a me sgradita- crema pasticcera; una frolla ottima anche se- dovutamente- senza uova ( ricetta perfetta da "la vetrina del Nanni" )...

Frolla senza uova, per uno stampo di 24/26 cm di diametro

     Ingredienti

85 g burro
85 g zucchero
scorza grattugiata di 1/2 limone
60 g latte fresco intero
200 g farina 00 debole ( per la frolla uso sempre una farina di grano tenero austriaca, tipo "griffig" )
50 g fecola
2 g lievito in polvere
pizzico sale

     Procedimento

Preparare la frolla in anticipo, meglio di tutto il giorno prima.
Mescolare il burro con lo zucchero, il sale e la scorza di limone; aggiungere poco latte dal totale, tanto da sciogliere meglio lo zucchero; poi la farina già setacciata assieme alla fecola e al lievito, il resto del latte e lavorare brevemente per ottenere un impasto uniforme e compatto. Se troppo asciutto aggiungere 1-2 cucchiai di latte.
Avvolgere nella pellicola e mettere a riposare in frigo a 4°.
Dopo il riposo, rilavorare l'impasto manualmente per renderlo malleabile, stenderlo a 4 mm circa di spessore e rivestire lo stampo per la cottura in bianco. Bucherellare la base con i rebbi di una forchetta, foderare con un foglio di alluminio riempito di fagioli secchi per mantenere la forma e cuocere a 160° per circa 15 minuti; togliere alluminio e fagioli e cuocere ancora per 5 minuti.

     Farcia

susine e gelatina di uva .. qb 
Mycryo ( burro di cacao )

Questa volta non l'ho usato perché ero senza. Ma è bene cospargere la base della crostata, appena tolta dal forno, con del Mycryo o dell'albume per impermeabilizzarla.

Dimezzare e snocciolare le susine, poi riempire completamente la base della crostata con la frutta a buccia sotto e ricoprire con uno straterello di gelatina. Rimettere in forno per altri 20 minuti. 
Il risultato finale nel mio caso, con uno stampo rettangolare rivestito di cartaforno, è stato questo:





Anche al taglio si presenta bene: la frolla è particolarmente friabile.





          13/12/ '19

Un modo diverso di presentare la crostata.
Ciotoline ottenute usando uno stampo multiplo di muffins alla rovescia; quindi frolla cotta in bianco a 180° fino a doratura.
Farcia: chicchi di uva bianca fresca mescolata con confettura di susine al rum ( Zwetschgenröster ) e cotta in forno, sempre a 180°, per circa 20 minuti. Fatta raffreddare e riempite le ciotoline, dopo averne cosparso il fondo con Mycryo.






               12 giugno 2020


Sempre frolla senza uova e confettura di lamponi ( comperata, perché ho i lamponi in giardino, ma non tanti da poter fare una confettura )



  

                             6 agosto 2020






Sempre con la stessa frolla senza uova, la crostata del nostro anniversario di matrimonio.

Come farcia, pesche nettarine a polpa bianca coperte da gelatina di limone.
La ricetta della gelatina di limone è scritta per quest'altra crostata

martedì 20 agosto 2019

PANE AL FARRO E NOCI




Quando ho visto la foto di questo tipo di pane fatto da Giulia Pignatelli, mi sono tanto entusiasmata che ho deciso di farlo subito anch'io. Avevo anche, per combinazione, appena rinfrescato il mio lievito madre.
E' una ricetta di Oscar Pagani che lei mi ha riportato così:

500 g farina forte
500 g farina di farro
100 g di noci
700 ml acqua
50 ml olio
20 g sale
150 ml lievito liquido
1 g lievito di birra

Impasta e fai lievitare. Poi qualche piega e fai le forme. Lievitazione e cottura.

Io ho dimezzato tutti gli ingredienti con una variazione: non ho il lievito liquido, perciò ho usato 75 g del mio lievito solido al 50% di acqua. Naturalmente mi son sentita in dovere di aggiustare la quantità di acqua.

     I miei ingredienti

250 g farina W 400
250 g di farro spelta
50 g noci grossolanamente tritate
25 ml olio evo
10 g sale
1 cucchiaino di malto ( lo metto sempre nel pane )
quasi niente di lievito di birra ( la sensibilità della mia bilancia arriva al grammo )
75 g di lievito madre
350 ml acqua più .. qb: qua sono andata ad occhio fermandomi ad un impasto molle ed appiccicaticcio

     Procedimento

Miscelare le due farine e procedere a un'autolisi di almeno un'ora col 55% di acqua; aggiungere il lievito sciolto in poca acqua presa dal totale, il malto e lavorare l'impasto in planetaria. Unire il resto dell'acqua, poi l'olio, omogeneizzare il tutto, unire il sale, lavorare ancora a lungo finché l'impasto ha un aspetto liscio e infine inglobare le noci. Coprire e far lievitare una notte. Al mattino riprendere l'impasto, far due pieghe a tre e poi formare il pane.
Io ho diviso tutto in tre parti, ottenendo tre belle pagnottelle. Fatte lievitare al raddoppio, infornate su piastra refrattaria a 240°, abbassata la temperatura a 220° circa, per 35 minuti.




venerdì 16 agosto 2019

UN CESTINO IN REGALO





Un cestino in regalo da Madre Terra.
Un giretto nell'orto e ti trovi con queste bontà : uva moscato, pere coscia, fichi, susine moscatelle...   Nessuno al mondo ti ripaga delle tue fatiche in questo modo.

giovedì 15 agosto 2019

OMLET ovvero OMELETTE ovvero CRESPELLE





Avevo i nipoti a pranzo. Gli gnocchi li hanno preparati loro, su loro precisa richiesta: volevano imparare a farli. Così ho bollito un chilo di patate viola e un chilo di patate bianche ed hanno potuto esercitarsi in due. 

Di fare torte o altri dolci non avevo nessuna voglia, ma qualche omlet poteva rappresentare per loro un piacevole finale del pranzo. Sono dolci semplici, tradizionali, molto usati, con diversi ripieni e sfruttatissimi.

La ricetta che ho non è blasonata, ma ottima. Questa la fonte:




Sul fondo della padella ( = Pfanne ) c'è scritto Palatschinken. Ma le palacinke, pure usatissime, sono più grosse perché gli albumi vengono aggiunti alla pastella dopo esser stati sbattuti a neve.
Infatti preferisco fare le palacinke se desidero poi riempirle ad esempio con degli spinaci e ricotta.

     Ingredienti

125 g farina ( usata 00 perché la 0 era finita )
2 uova
1/8 l di latte ( 125 ml )
1/8 l di panna
buccia di un limone non trattato
una presa di sale

Mescolare latte e panna, aggiungere le uova, il sale e, sempre continuando a mescolare con la frusta, unire la farina e poi la buccia di limone. Quando l'impasto è ben omogeneo metterlo da parte a riposare una mezz'oretta, coperto.
Siccome la pastella mi sembrava troppo densa, ho aggiunto ancora circa 15/20 ml di latte.
Riscaldare una padella da crepes, fuori dal fuoco ungerla con pochissimo burro e versarvi una quantità di pastella tale da formare uno strato molto sottile sul fondo della padella. Dorato da una parte, girare l'omlet e dorarlo ancora. Metterlo su un piatto e impilare tutti gli omlet, man mano che vengono preparati. Ne ho ottenuti quattordici con una padella di 22 cm di diametro.

Farcirli a piacere. Io ho preparato metà con marmellata di fichi e noci e metà con marmellata di susine ( tutte regolarmente fatte in casa, con susine  e fichi miei ). Poi si possono arrotolare o piegare in quattro e cospargere di zucchero a velo, anche vanigliato.




E per confermare quanto questi dolcetti siano tradizionali, ecco una poesia in dialetto triestino che li decanta.

LA VITA XE UN OMLET

Quanti omlet che go magnado
e preparado in vita mia!
Mia nona per mi, mula beata,
li fazeva col ripien de marmelata,
mia suocera col strachin
e piegadi a sachetin;
mia mama de spinaze la li colmava
e po la li infornava.
Mi, inveze, frizo litri de pastela
che i mii fioi spalma de nutela.
I omlet, per mi che filo su de tuto,
i xe come la vita:
cambia el contenuto
coi tempi o la stagion
ma compagna xe, sempre,
la preparazion.


di Graziella Semacchi Gliubich